Nella sfida eterna tra Mercedes e Red Bull, la scuderia della Stella sembra decisamente favorita al GP d’Italia. Nel “Tempio della Velocità” di Monza, le Frecce Nere di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sono chiaramente davanti alle RB16 di Max Verstappen e Sergio Perez. La ragione sta nel vantaggio tecnico che la scuderia che ha sede a Brackley ha acquisito in quel di Spa. Ve lo sveliamo qui, in questo articolo.
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GP Italia: qual è il vantaggio della Mercedes a Monza?
Su una pista di motore, il vantaggio di Mercedes sta proprio lì. A Spa, Hamilton e Bottas hanno ricevuto la terza unità stagionale, che ha permesso alla monoposto della Stella di colmare il divario di prestazione con la power unit Honda. Come si era già visto in Belgio, nelle sessioni asciutte, le Mercedes avevano guadagnato spinta in uscita dalle curve, sintomo di una maggiore coppia erogata dal V6. A Monza l’unità 3 ha evidenziato anche una maggiore potenza, cosa che ha permesso alle Frecce Nere di staccare le Red Bull. Non solo: anche i “clienti” hanno visto le loro performance migliorare sensibilmente. La McLaren è vicinissima alle due squadre top, grazie anche ad un pacchetto di sospensioni eccezionale che consente a Lando Norris ed a Daniel Ricciardo di saltare impunemente sui cordoli. Anche l’Aston Martin va forte, a tal punto da potersi permettere un’aerodinamica più carica. A proposito di carico, la Mercedes adotta le stesse ali della passata stagione: squadra che vince, non si cambia!
Potenza sospetta
Sull’unità Mercedes si sono manifestate delle polemiche già a partire da Silverstone, dove si notava un miglioramento delle monoposto in accelerazione. La chiave di volta sarebbe la plenum camera, ossia quella sezione dopo l’airbox dove le onde di pressione creata dalla chiusura delle valvole si scontrano per poi rimbalzare verso la camera di combustione. Si tratta di una sorta di sovralimentazione aggiuntiva, che garantisce maggiore potenza. Secondo la Red Bull, modificando la plenum camera la Mercedes avrebbe trovato il modo di abbassare la temperatura dell’aria nel motore, che per regolamento deve essere al massimo 10 gradi inferiore rispetto alla temperatura ambiente. La FIA controlla tale dato con un sensore posto nell’airbox, ma secondo il team di Milton Keynes i rivali hanno aggirato l’ostacolo. Chris Horner è determinato ad inviare alla FIA una lettera di chiarimenti, e la Ferrari si è associata. Ma come dimostrare l’irregolarità della power unit? L’unico modo sarebbe spostare il sensore tra la plenum camera e l’intercooler, ma per farlo Mercedes dovrebbe riprogettare mezzo motore. E la prova delle mappature, indicata dalla Red Bull, non è sufficiente. La guerra per la supremazia della Formula 1 è su ogni fronte, in pista ma anche e soprattutto fuori.
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Immagine in evidenza di Mercedes AMG Formula One Team, per gentile concessione