La FP3 del GP di Jerez della Moto3 è nel segno di Andrea Migno. Con 1’44″988, il pilota di Saludecio firma il nuovo record del tracciato, rifilando quasi sei decimi al sorprendente Deniz Öncü. Si rivede John McPhee con il terzo tempo, davanti al sempre veloce compagno di team Darryn Binder. La mattinata fortunata del team Snipers è condita dal quinto tempo di Filip Salac, capace di buona velocità anche se solo a sprazzi. Jaume Masia è settimo, a precedere Xavi Artigas, Tastuki Suzuki, Gabriel Rodrigo e l’ultimo della top ten Ayumu Sasaki. Con il 17esimo tempo, Pedro Acosta dovrà passare per la Q1.
Gp Jerez Moto3: cosa succede nella FP3?
Con una temperatura di appena 12 gradi nell’aria, la Moto3 deve stare attenta all’asfalto freddo. Ed il primo ad accorgersene è proprio Acosta, che cade nei primi minuti del turno. Per il leader del mondiale è l’inizio di un calvario che culmina durante il time attack. Il team KTM Ajo organizza il gioco del traino tra lui e Masia, ma la cosa non funziona. Jaume non fa meglio del settimo tempo, mentre Pedro manca la top 14 per addirittura due decimi. Sono un’enormità per gli standard della Moto3. Chi invece azzecca il time attack è Migno, il quale sembra in grado di confezionare un giro perfetto. Il romagnolo della V46 Academy è chiaramente il favorito per la lotta per la pole. Delude un po’ il nono tempo di Rodrigo, velocissimo ieri nella FP2.
GP Jerez Moto3: Rodrigo vola in Fp2
La situazione degli italiani
Non va benissimo per i nostri portacolori. Migno, alla fine, è l’unico che può sorridere, mentre per gli altri qualche dubbio rimane. Romano Fenati percorre pochissimi giri, con la sua Husqvarna che rimane ferma ai box per un problema tecnico. Una piccola consolazione è che risulta 11esimo nella combinata, e quindi accede direttamente al Q2. Idem Niccolò Antonelli, un pochino anonimo questa mattina (13esimo) ma ottavo nella generale, e quindi passa comodamente il turno. Cosa che non riesce a Dennis Foggia, infognato in 20esima posizione con grossi problemi di velocità. Il romano è fuori dalla top 14, a differenza del compagno di team Artigas che ha dalla sua il “fattore campo”. Diciannovesima posizione per Stefano Nepa, 25esimo Riccardo Rossi.