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GP Qatar: Aprilia ha un problema di nome Vinales

Al GP del Qatar Aprilia ha gioito grazie ad Aleix Espargaro, ma dall’altro lato del box, Maverick Vinales è già sull’orlo della disperazione. Il catalano ha concluso 12esimo la prima gara della prima stagione completa da rider di Noale. Maverick è sempre stato lontano dal suo caposquadra, lamentando difficoltà in frenata. Passare dal quattro in linea al quattro a V non è facile, ma i cali dell’ex Yamaha cominciano a preoccupare.


MotoGP, GP del Qatar: una domenica Bestiale


GP Qatar: quali sono i problemi di Vinales?

Bella domanda! La verità è che nemmeno Maverick sa esattamente cosa stia succedendo. Nelle interviste post gara il pilota di Roses è apparso confuso, incapace di spiegare i motivi delle performance che mancano: “Sinceramente il mio feeling è lo stesso delle ultime gare con l’Aprilia“, ha detto Vinales a Corsedimoto, “ma durante i test mi sono sentito molto meglio. Già dalle FP1 ho iniziato a perdere feeling con la ruota anteriore in quasi ogni curva. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare, continuare ad imparare“. Dalle sue parole emerge come non sappia esattamente quale sia il problema, e di conseguenza, non ha idea di quale sia la soluzione. “Non so che strada prendere“, ha aggiunto, “immagino che il dna di questa moto ti costringa a fare le cose in maniera diversa… Ma questa è la realtà ora. Ho cercato di capire l’Aprilia ma è molto complicato“.

L’abisso di Noale

Guardando le immagini televisive, si vedeva come Vinales facesse fatica a chiudere le curve: indizio di una fiducia non totale nell’anteriore. Al contrario, Aleix Espargaro metteva la RS-GP dove voleva, con un controllo pazzesco. I risultati sono ben visibili: il numero 41 si gioca il podio con il fratello Pol all’ultimo giro, ed arriva a soli 2.2 secondi dalla prima posizione: è il distacco più basso dalla vetta da quando Aprilia è tornata in MotoGP. Per contro, Maverick è rimasto in fondo al gruppo tutto il tempo, e solo grazie alle cadute di altri piloti è riuscito a racimolare quattro punti. La moto c’è, ma il suo pilota di punta fatica a sfruttarla a pieno. Forse è presto per lanciare l’allarme, ma i segnali da Losail non sono buoni. Per fortuna che tra dieci giorni si corre a Mandalika, in un ambiente completamente diverso. Vedremo lì il vero Vinales?