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MotoGP, GP del Qatar: una domenica Bestiale

La notte del Qatar inaugura la stagione 2022 della MotoGP, ed il primo GP ribalta i pronostici. Chi si aspettava un Enea Bastianini vincitore? Eppure è proprio il “Bestia” a tagliare il traguardo per primo, regalando al rinato Gresini Racing un esordio da sogno. Il campione del mondo Moto2 esce trionfatore da una guerra di logoramento contro Pol Espargaro, poi terzo dietro alla variabile impazzita Brad Binder. Il sudafricano regala il primo podio stagionale alla KTM. Solo quinto Marc Marquez, favorito della vigilia. In difficoltà le Ducati ufficiali, le Suzuki e le Yamaha, al termine di una gara velocissima dal punto di vista del passo gara.


GP Qatar: analisi del passo gara della MotoGP


MotoGP, GP del Qatar: che succede in gara?

Al pronti-via il poleman Jorge Martin incespica un po’, con le due Honda ufficiali pronte ad approfittarne. Pol Espargaro è davanti a Marc Marquez alla prima curva, e subito spinge per tenere la testa. Binder parte a razzo dalla terza fila, e si ritrova subito nella top six assieme a Bastianini, Mir ed un Fabio Quartararo ottimo sullo spunto. Il francese però non ne ha per stare con i primi, e già prima di metà gara scende all’ottavo posto. Peggio va a Franco Morbidelli, autore di un pessimo start che lo retrocede sedicesimo alla fine del primo giro. Mir e Alex Rins risalgono abbastanza in fretta con le Suzuki ufficiali, mostrando un allungo incredibile in rettilineo. Ma la loro gara prende una piega inaspettata: dopo dieci giri la loro rimonta si ferma, e non vanno oltre la sesta e la settima posizione. Ne approfitta Aleix Espargaro, che salta Mir e si mette alla caccia della top five. Disastro per le Ducati ufficiali: Pecco Bagnaia cade e falcia Martin a nove tornate dalla conclusione, a seguito di una staccata riuscita male. Jack Miller abbandona con l’elettronica KO, con l’australiano che s’infuria nel box. A salvare l’onore della GP22 ci pensa Luca Marini, 13esimo al traguardo. Tornando al vertice, da adesso in poi conta la gestione delle gomme, vera chiave di volta di un GP tirato al massimo.

Il fattore gomme

Bastianini monta al posteriore la gomma media, mentre gli ufficiali Honda hanno una coppia di soft. Binder ha la stessa opzione del “Bestia” anche all’anteriore, soluzione scartata dal resto della griglia. Quando mancano meno di otto giri dalla fine, Bastianini ha già scavalcato Marquez e Binder, lanciandosi all’inseguimento di Polyccio. Quest’ultimo ha più di un secondo di vantaggio, ma la sua ruota posteriore inizia a “pompare”. Il grip cala, così come il suo vantaggio. A quattro tornate dalla conclusione, Bastianini infila Espargaro in rettilineo, con il 44 che va lungo per effetto della scia. Così perde la seconda posizione a favore di Binder, l’unica vera minaccia alla prima posizione di Enea. Il sudafricano si avvicina ma non abbastanza: per il numero 23 è trionfo. Ultimo brivido di una gara ad alta tensione è il derby tra i fratelli Espargaro: Pol con zero grip è inseguito da Aleix. Il maggiore prova a riportare l’Aprilia di nuovo sul podio, ma il minore riesce a gestire bene il poco vantaggio che gli rimane. La classifica dei rookie premi Remy Gardner, che precede Fabio di Giannantonio e Raul Fernandez in 18esima posizione. Marco Bezzecchi è in zona punti fin dal primo giro ma poi cade e si ritira. Zona punti anche per Andrea Dovizioso, 14esimo con la Yamaha RNF. Ultimo brivido del GP è la volata finale tra Johann Zarco e Quartararo, con il pilota di Cannes che precede il connazionale per pochissimi centesimi.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione