Se l’è vista brutta, Ayumu Sasaki. Allo scorso GP della Catalogna, il giapponese si scontra con Dennis Foggia e Xavi Artigas e batte violentemente la testa. È out per diversi GP, e monitorato costantemente per un trauma importante. Ma tutto questo fa parte del passato, e Ayumu lo dimostra con un bel primo tempo qui in Stiria, nelle FP3 della Moto3. Jaume Masia e Filip Salac lo inseguono a brevissima distanza, seguiti da Jeremy Alcoba, Pedro Acosta, Izan Guevara, John McPhee, Sergio Garcia, Darryn Binder e Deniz Oncu, ultimo della top ten. Riccardo Rossi è il migliore degli italiani, in 11esima posizione.
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Al pronti via, Sasaki comincia il turno nel peggiore dei modi, con una brutta scivolata in curva 3. Il pilota è OK, e riporta la moto ai box piuttosto in fretta. Intanto, la classifica cambia velocemente, grazie anche ad una pista migliorata di molto rispetto a ieri. Andrea Migno si porta al comando nelle fasi centrali, per poi sparire dai radar nel time attack. L’attacco al tempo è da antologia, con le posizioni che cambiano ad un ritmo impressionante. Ed è in questo frangente che rispunta Sasaki, che proprio all’ultimo istante sfila davanti a tutti sigillando il suo posto in Q2. Ma la top 3 è molto serrata: basti pensare che Masia e Salac (all’esordio sulla moto dell’amico Dupasquier) sono distanti appena mezzo decimo! Ma nemmeno il resto del gruppo è così lontano, se vogliamo dirla tutta, anzi. Classifica alla mano, troviamo 26 piloti in un secondo! La FP3 è una mezza delusione per i colori italiani. Da un lato, abbiamo quattro nostri portacolori qualificati in Q2, con Riccardo Rossi 11esimo, Migno 12esimo, Stefano Nepa 13esimo e Niccolò Antonelli 14esimo. Ma altri nomi di peso, come Dennis Foggia e Romano Fenati, sono fuori. Entrambi dovranno passare per la Q1, dove troveranno altri due protagonisti mancati come Tatsuki Suzuki (in crisi nera qui al Red Bull Ring) e Gabriel Rodrigo.
Immagine in evidenza di KTM, per gentile concessione