Il GP di Stiria della MotoGP entra nel vivo con le qualifiche. E che qualifiche! Al termine di un turno al cardiopalma, la Ducati ribadisce la sua supremazia al Red Bull Ring, con Jorge Martin. Lo spagnolo piazza la Desmosedici Pramac al palo con uno strepitoso 1’22″994. “Martinator” precede Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, in prima fila su una pista “nemica” della Yamaha. La festa Rossa prosegue con Jack Miller e Johann Zarco, occupanti della seconda fila con il quarto ed il sesto tempo rispettivamente. In mezzo, c’è la Suzuki di Joan Mir, che comincia ad essere efficace anche in prova. Aleix Espargaro, Marc Marquez, Maverick Vinales e Takaaki Nakagami completano la top ten.
GP Stiria, MotoGP: Bagnaia beffa le Yamaha nelle FP3
GP Stiria MotoGP: che succede nelle qualifiche?
Il meteo non è una variabile oggi al Red Bull Ring, ciononostante la Q1 è da non perdere. Alex Rins e Miguel Oliveira devono conquistare un posto in top 2, ma ci sono altri protagonisti che possono infilarsi nel discorso. Uno di questi è Enea Bastianini, che nel secondo run strappa il miglior tempo e si guadagna l’accesso alla seconda qualifica. Ma la gioia del “Bestia” si trasforma in rabbia, quando il suo tempo viene cancellato per track limits. Il team Esponsorama prova a chiedere spiegazioni alla direzione gara, ma la penalità rimane. L’altra sorpresa è Alex Marquez, che si prende uno dei due posti che contano assieme al portoghese. Beffato Rins, che domani dovrà scattare dalla 13esima casella. Diciassettesimo tempo per Valentino Rossi, alla sua penultima presenza al Red Bull Ring. Il “Dottore” viene superato da Dani Pedrosa, che corre qui come wild card.
Che lotta per la pole!
In Q2 la lotta per la pole position si accende. Quartararo fa capire subito chi è che comanda, segnando uno strabiliante 23″2 al primo giro lanciato. Rifila più di tre decimi alla concorrenza delle Ducati, ma è solo questione di tempo prima che le Rosse si riarmino. Il secondo run vede un Pecco Bagnaia in grande forma, il quale scavalca “El Diablo” grazie ad un T4 da paura. Entrambi scendono sul 23″0, un gran bell’andare qui al Re Bull Ring. Ma il capolavoro lo fa Martin: nel primo run, lo spagnolo deve fare tre tentativi, dopo che il primo giro veloce viene invalidato per track limits. Ma nel secondo infila i quattro settori alla perfezione, firmando un 1’22″994. Fabio riesce a fare ancora meglio, battendo “Martinator” per 37 millesimi. Ma per farlo deve toccare il verde all’uscita di curva 9, con il risultato che il giro non è valido. Poco male per il numero 20, che su una pista sfavorevole alla Yamaha è comunque in prima fila. Decisamente meglio di Maverick Vinales, apparso in ombra tutto il turno e alla fine solo nono. La Q2 fa registrare una sola caduta, quella di Marc Marquez. L’otto volte campione perde l’anteriore in curva 3, proprio mentre stava mettendo in piedi un crono da potenziale seconda fila.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione