Con le PL1, la Formula 1 da inizio al GP di Turchia. Il primo round di un weekend che si preannuncia avvincente se l’aggiudica Lewis Hamilton, che con 1’24″178 rifila più di 4 decimi a Max Verstappen, secondo. La Ferrari mostra una grande forma con Charles Leclerc, terzo alla fine del turno. Le ragioni sono due: il monegasco è davanti a Valtteri Bottas, quarto, e prende solo mezzo decimo da Verstappen. Bene anche Carlos Sainz, che conclude il turno con il quinto tempo. La Rossa è davanti alla McLaren, che conta Lando Norris in settima piazza e Daniel Ricciardo 12esimo. Esteban Ocon è sesto, con Pierre Gasly, Fernando Alonso, George Russell e Sergio Perez a completare la top ten.
GP Turchia: cosa succede nelle PL1?
Cominciamo con due notizie importanti. La prima è che il cielo sopra l’Istanbul Park è limpido, per un weekend dove la pioggia potrebbe essere protagonista. La seconda è che Lewis Hamilton ha cambiato il motore termico, e quindi perderà dieci posizioni dalla griglia di partenza di domani. Stessa sorte per Sainz, il quale ha già deciso di non prendere parte alle qualifiche, partendo quindi dal fondo. Con questa spada di Damocle (che si spera di spuntare con l’aiuto del meteo), Hamilton parte subito forte girando in 24″5 con gomme soft. Un crono che è già sei decimi meglio del record assoluto del tracciato (1’24″770) che Juan Pablo Montoya firmò nel lontanissimo 2006. Verstappen, uscito anche lui con gomme Soft, ha problemi di grip all’anteriore e si becca 8 decimi. In queste uscite iniziali, tutti apprezzano il nuovo asfalto che, a detta dei piloti, da più tenuta. Lewis abbassa ancora in 24″2 e poi in 24″1, che sarà il suo tempo migliore. “Super Max” rientra con un altro set di morbide, e s’installa secondo, limando il distacco a quattro decimi.
Gp Turchia 2021: l’asfalto è stato trattato
Il turno degli altri
Leclerc con un giro super s’installa terzo, a mezzo decimo dall’olandese. Bene anche Sainz, il quale però impiega gran parte della sessione per effettuare prove aerodinamiche in ottica 2022. Notevole la prestazione di Ocon, se si pensa che l’ha ottenuta con le gomme dure. Bottas è a un secondo da Hamilton con le soft, ma il finlandese lavora soprattutto in ottica gara. Chi delude, e non poco, è Perez: il messicano lamenta forte sottosterzo, come Verstappen, ma rispetto al compagno si prende 8 decimi. Aston Martin è un po’ indietro in questa fase, con Sebastian Vettel e Lance Stroll fuori dalla top ten. Per entrambi il lavoro è soprattutto in ottica 2022, con diverse prove aerodinamiche. Alfa Romeo e Haas chiudono lo schieramento, con la prima che gira con l’aerodinamica scarica (Raikkonen è il detentore della mgliore top speed) e le due americane che lottano di fatto tra di loro. Il confronto interno è vinto ancora una volta da Mick Schumacher, avanti di quattro decimi rispetto a Nikita Mazepin.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione