La gara MotoGP del GP di Valencia regala grandi emozioni. Franco Morbidelli parte in testa, comanda dall’inizio e sembra involarsi verso la fuga. Ma Jack Miller non ci sta, e resta alle costole del romano del Team Petronas. Negli ultimi cinque giri, “Jackass” rosicchia decimi al “Morbido”, fino ad agganciarsi. Un duello rusticano all’ultimo giro, fatto di sorpassi e contro sorpassi, va a favore del pilota Yamaha.
Ma i riflettori della classe regina sono puntati su Joan Mir. Lo spagnolo parte dodicesimo e finisce settimo, una gara di per sé anonima. Ma è sufficiente per diventare campione del mondo. Alla sua seconda stagione in MotoGP, il maiorchino riporta la Suzuki sulla vetta del mondo, a vent’anni esatti dall’ultimo trionfo di Hamamatsu, datato 2000, a firma di Kenny Roberts Jr.
Pol Espargaro segna un altro podio per una KTM in crescita. Il catalano resiste agli attacchi di Takaaki Nakagami, che nella fase centrale della corsa è velocissimo. Ma il giapponese sbaglia l’ingresso in curva 14, finendo nella ghaia.
E nella ghiaia finiscono gara e mondiale di Fabio Quartararo. Le residue speranze iridate di “El Diablo” finiscono in curva 6, mentre era in rimonta dal fondo. Il francese va lungo al primo giro nel tentativo di superare Maverick Vinales, compromettendo il suo pomeriggio. Fabio è in crisi nera: da recuperare nel 2021.
E finiscono le speranze iridate di Alex Rins e Andrea Dovizioso. Il catalano di Suzuki è autore di una partenza super, che da 14esimo lo porta quarto. Il forlivese recupera dalla 17esima piazza in griglia, lotta con Aleix Espargaro strappandogli l’ottavo posto, appena dietro a Mir.
Aleix Espargaro porta una top ten per l’Aprilia, a precedere un anonimo Vinales.
GP Valencia MotoGP: che gara è stata per Rossi e gli altri italiani?
Valentino Rossi parte dalle retrovie e lì rimane. In un finale di stagione più spaventoso di un romanzo di Stephen King, il “Dottore” si ritrova a duellare con Cal Crutchlow per la 12esima posizione. La vittoria dell’allievo Morbidelli è una magra consolazione: la Yamaha factory va meno della satellite meno evoluta, indice di una difficoltà tecnica da parte della casa giapponese.
Non va meglio a Francesco Bagnaia, che dopo una qualifica positiva sbaglia la partenza e finisce undicesimo. “Pecco” sembra in una situazione simile a quella di Quartararo, entrato in un tunnel dal quale non si vede l’uscita. Chissà se la Ducati si sia pentita di averlo promosso in prima squadra…
Arrivederci a Portimao, per la lotta per la seconda posizione. Nel frattempo, congratulazioni a Joan Mir Mayrata, campione del mondo MotoGP 2020!