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Graham Potter è il nuovo allenatore del Chelsea

Il Chelsea ha deciso: sarà Graham Potter il nuovo allenatore dopo l’esonero di Tuchel all’indomani della sconfitta in Champions League contro la Dinamo Zagabria. I Blues hanno raggiunto un accordo verbale con l’attuale manager del Brighton, e nelle prossime ore, verranno sistemati gli ultimi dettagli necessari l’ufficialità.

PERCHÉ IL CHELSEA HA SCELTO GRAHAM POTTER?

I vertici del club hanno preferito puntare su una soluzione interna ma di grande esperienza, e meno prestigiosa rispetto ai nomi che erano circolati in queste ore, ma non per questo meno costosa. Difatti, per liberarlo dal Brighton, i Blues hanno dovuto sborsare una cifra intorno ai 23 milioni di euro. Toccherà dunque al tecnico inglese raccogliere la pesante eredità di Tuchel che solo.due anni fa ha conquistato la Champions League. Attualmente la squadra è sesta in classifica con 10 punti dopo sei partite.

CHI È GRAHAM POTTER?

Nato nel 1975, a Solihull, un borgo della periferia di Nottingham, Potter è stato un difensore negli avanti Novanta e Duemila in squadre di secondo piano del calcio inglese, vestendo le maglie di Birmingham City,Stoke City, West Bromwich, York City e Macclesfield Town, dove si è ritirato nel 2005. Poco dopo ha intrapreso la carriera di allenatore presso alcune squadre universitarie. Poi le prime esperienze all’estero come direttore tecnico del Ghana femminile, in occasione dei Mondiali 2007, e poi in Svezia, alla guida dell’ Ostersund, un club di quarta serie, conducendolo alla promozione in massima serie dove ha raggiunto un ottavo posto e conquistato la Coppa di Svezia nel 2017. L’anno seguente gli scandinavi raggiungono la qualificazione in Europa League. Nel 2018 ha trascorso una stagione al Swansea, in Galles, chiudendo al decimo posto, prima di accettare la panchina del Brighton, in Premier League. Dopo due salvezze consecutive, i Seagulls hanno raggiunto un sorprendente nono posto in classifica che ha consacrato Potter come uno dei migliori allenatori dell’Inghilterra.

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