Da grande speranza ad occupante stabile dell’ultima fila. È la triste parabola della Haas, la scuderia più giovane della Formula 1 e alle prese con delle stagioni difficili. Il 2021 vede il team di Gene Haas essere costantemente il fanalino di coda della massima formula, con Mick Schumacher che fa quel che può, e Nikita Mazepin che si sforza…per non girarsi! Eppure, quando sono entrati nel campionato nel 2016, le prestazioni erano al top. Cosa è successo? In questo articolo, analizziamo i problemi del team, e le strategie che sta mettendo in campo per risalire la china, soprattutto in vista della “rivoluzionaria” stagione 2022.
Perché la Haas fa così tanta fatica in Formula 1?
Il problema ha radici lontane, nel 2019. La Haas proveniva da un 2018 da incorniciare, nella quale avevano ottenuto il quinto posto nel mondiale costruttori. Ma per l’anno seguente sbagliarono la direzione dello sviluppo, e l’esito fu disastroso. Per il 2020 si stavano attrezzando per correggere i difetti della monoposto, ma poi è sopraggiunta la pandemia, che ha imposto a Gene Haas di stringere per un po’ i cordoni della borsa. Molti degli aggiornamenti della “rinascita” non potevano essere deliberati, in quanto la FIA aveva approvato il congelamento delle specifiche. Questo si è ripercosso anche sul progetto della vettura attuale, che inevitabilmente è un’evoluzione di quel progetto fallimentare impiegato nella stagione passata.
Alfa Romeo, Haas, Williams: sviluppo congelato
Questa situazione ha spinto Haas a riconsiderare la sua strategia. L’addio alla F1 è fuori discussione (per il momento), ma bisogna organizzare il lavoro. Dato che nel 2021 non si può fare molto sulla vettura, tanto vale concentrare tutti gli sforzi sul 2022, quando il regolamento imporrà l’impiego di macchine completamente differenti. Il team confida che l’anno prossimo sarà più roseo, ma non promettono nulla, anzi. Il capo degli ingegneri Ayao Komatsu ha ammesso in un’intervista sul sito ufficiale della Formula 1 che lo sviluppo del progetto 2022 è in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Nel frattempo, cercano di ottimizzare le risorse che hanno. Stanno migliorando i pit stop (punto debole del 2020) e provano a tirare fuori il massimo da Schumacher e Mazepin, debuttanti di questa stagione. Insomma, gli uomini e le donne di Gene Haas si accorciano le maniche per risalire la china e far brillare le stars and stripes in F1. Ma non sarà facile.