La MotoGP potrà contare su un altro costruttore nel 2026, la Honda. E’ notizia fresca che la HRC ha rinnovato il contratto con il promoter Dorna per i prossimi cinque anni, aggiungendosi alla lista delle case che includono KTM e Ducati. “In primo luogo, vorrei esprimere il mio rispetto e la mia gratitudine a Carmelo Ezpeleta e tutte le persone impegnate in Dorna Sports per il loro duro lavoro per organizzare le gare durante la pandemia di COVID-19“, ha detto Noriaki Abe, Manging Officer della casa nipponica. “Sono molto contento che abbiamo rinnovato il nostro contratto per competere in MotoGP dal 2022 al 2026. La MotoGP è l’apice delle corse motociclistiche: ci permette di sviluppare varie tecnologie e, attraverso un’agguerrita competizione, di insegnare ai nostri ingegneri a coltivare le loro capacità“.
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Soddisfazione anche per il boss della Dorna, Carmelo Ezpeleta. “Questo importante annuncio dona grande orgoglio alla MotoGP perché Honda è uno dei primi nomi che ci viene in mente quando pensiamo alle corse motociclistiche“, ha detto il manager spagnolo. “l costruttore giapponese è una parte molto importante del passato, del presente e del futuro del Campionato del Mondo FIM MotoGP e questo rinnovo rafforza, ancora di più, l’impegno tra entrambe le parti“.
Quanto vale la permanenza di Honda in MotoGP da qui al 2026?
La Honda è il terzo costruttore che si lega alla MotoGP per così tanto tempo, dopo la KTM e la Ducati. Ma la sua decisione ha un peso specifico maggiore, perché parliamo della casa che ha raccolto più successi nella categoria, scrivendone la storia. Dal 1954, quando il fondatore Soichiro Honda organizzò una squadra per il Tourist Trophy, l’Ala Dorata ha vinto ovunque con le proprie moto. Solo nel motomondiale si contano 800 vittorie, ottenute con 100 piloti diversi. Nella classe regina, tra 500 e MotoGP, la casa ha collezionato 850 podi e 25 titoli mondiali, più di ogni altro costruttore che abbia mai gareggiato nella storia.
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Chi manca all’appello?
Dopo il rinnovo della Honda, adesso mancano solo la Suzuki, la Yamaha e l’Aprilia per la fatidica firma. Ancora non giungono notizie ufficiali, ma considerate le circostante, la sensazione è che sia solo questione di tempo. La Dorna si frega le mani: nonostante un periodo difficilissimo come quello attuale, la società spagnola è stata in grado comunque di mantenere la stabilità. Un obiettivo non da poco, che fa rendere ottimisti tutti quanti in ottica futura.