Il GP di Miami entrerà nel club esclusivo della F1 a partire dal prossimo 8 maggio, ma i suoi promoter guardano oltre. Il tracciato temporaneo, che gira attorno all’Hard Rock Stadium, potrebbe ospitare anche altre categorie. Di questa possibilità ne ha parlato a Racer il gestore del circuito, Tom Garfinkel. La sua idea è quella di rendere disponibile la pista anche per la IndyCar o per la NASCAR, rendendola un punto di riferimento del motorsport americano a 360 gradi. Garfinkel non ha ancora parlato con le due federazioni per un eventuale accordo, anche perché ci sono degli ostacoli da superare.
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Cosa manca al GP di Miami per guardare oltre la F1?
Come ha spiegato Garfinkel, la questione è tutta nella tempistica. Essendo un circuito non permanente, i gestori non possono muoversi troppo in anticipo, in quanto le parti della pista derivano da strade aperte al traffico. Quindi, è importante non avere compromessi con le date. “Io credo che sia possibile, ma la finestra di calendario limitata rappresenta una vera sfida“, ha commentato Garfinkel a Racer. “Ti allontani troppo dalla data della F1, e comincia a fare molto caldo a Miami in estate. Prima della gara abbiamo i Miami Open di tennis alla fine di marzo, e prima ancora la stagione del football. Quindi siamo vincolati a cosa possiamo fare sul tracciato con questi eventi, e quindi lo stesso e tutto il programma sono progettati attorno alla Formula 1″. Per riassumere, i problemi da risolvere sono due: in primis, pensare di organizzare una gara prima della F1 significa collidere con le stagioni del football e del tennis, con annessi problemi di viabilità. Dall’altra parte, organizzarla dopo significa mettere una data tra giugno e settembre, quando in città fa un caldo atroce. Insomma, è più facile a dirsi che a farsi. E forse, non è neanche troppo conveniente, come ammette lo stesso Garfinkel. Secondo il CEO dei Miami Dolphins, al GP conviene forse una terza gara nella massima formula negli USA, per dare risalto all’evento proprio ed a quello di Austin. L’ipotesi della terza gara americana è stata lanciata mesi fa da Zak Brown, CEO di McLaren. Chissà se andrà in porto…
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