Il mondo del calcio femminile in pericolo?

Un rapporto della FIFPro indica il possibile scenario

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mondo calcio femminile

Il calcio femminile sarebbe a rischio estinzione a causa dell’emergenza coronavirus. E’ quanto si evince da un rapporto stilato dalla FIFPro (Fédération Internationale des Associations de Footballeurs Professionnels) la Federazione Internazionale dei Calciatori Professionisti. Crescita ed evoluzione sarebbero fortemente minacciati dalle implicazioni legate al Covid-19. Il motivo sarebbe identificabile nell’assenza di un sistema di tutela lavorativa per le calciatrici che ne determina precarietà.

Non è un caso che, soprattutto dopo la risonanza mediatica dei Mondiali francesi del 2019, si siano sollevate in tutto il mondo azioni di rivendicazione dello stato di professionismo da parte delle donne che giocano a calcio.

E a sollevare perplessità è proprio la difficile situazione economica che si sta creando a seguito dell’emergenza dovuta al coronavirus. L’economia in crisi in tutto il mondo, non può non toccare anche il mondo sportivo.

Il segretario generale della FIFPRO, Jonas Baer-Hoffmann, in riferimento a questo pericolo ha dichiarato:”Siamo in tempi senza precedenti e abbiamo la responsabilità come comunità calcistica globale di riunirci e sostenere il nostro settore. Se i club, i campionati e le competizioni delle squadre nazionali iniziano a fallire, potrebbero essere persi per sempre. Il nostro obiettivo finale non deve essere solo quello di impedire che ciò accada, ma di costruire una base più solida per il futuro.”

Il rapporto FIFPro

Il rapporto stilato evidenzia la necessità di un lavoro sinergico di tutte le parti che sono interessate al calcio. Nel prendere decisioni, è importante porre priorità nella salute e nel benessere degli atleti. Particolare attenzione alle donne e alle competizioni internazionali a loro riservate fonte di introiti e quindi di potenziale sostentamento economico.

L’evoluzione dell’emergenza e i rinvii

I primi segnali dell’impatto coronavirus sul calcio femminile si hanno alla fine di gennaio. Spostamento delle finali delle qualificazioni olimpiche 2020 in programma a Wuhan (Cina) nella città di Sidney (Australia) ed il posticipo in termini di data. A seguire, la federazione cinese ha deciso di rinviare i campionati nazionali. Ad oggi le qualificazioni per le olimpiadi non si sono ancora concluse. Ad inizio di marzo alcune nazionali femminili erano impegnate in competizioni internazionali. Le azzurre, ad esempio, in volo verso il Portogallo per partecipare all’Algarve Cup dove, come ormai noto, non ha potuto partecipare alla finale contro la Germania. A questo punto tutte le squadre hanno ricevuto il consiglio di prendere misure precauzionali e assicurarsi che tutte le giocatrici fossero in salute.

Da marzo, un’escalation e come si legge nel rapporto: “Molti campionati nazionali in tutto il mondo e in particolare in Asia, Europa e America erano stati cancellati, sospesi o rinviati. In Africa sono state posticipate le qualificazioni della Coppa del Mondo Under 20 femminile in programma per la fine di marzo e le qualificazioni della Coppa delle Nazioni 2020 femminile di aprile. Il 18 marzo, con la notizia dalla UEFA che l’Euro 2020 maschile sarebbe stato rinviato al 2021, era chiaro che le parti interessate del calcio avrebbero dovuto affrontare uno scontro con il Campionato europeo femminile, che si sarebbe tenuto in Inghilterra nel 2021. Due giorni dopo, quando la nuova commissaria NWSL, Lisa Baird, annunciò che l’inizio della stagione regolare sarebbe stato ritardato a seconda dell’andamento della situazione. Allo stesso tempo, la finale della W-League in Australia si stava preparando per essere giocata a porte chiuse“.

La finale di Champions League femminile è stata posticipata così come il Campionato Europeo che si svolgerà nel 2022.

Nel rapporto, i dati presi in esame risalgono al 2017 e rivela che solo 18% delle giocatrici ha un contratto scritto e uno stipendio, il restante 82% è considerato dilettante. E’ possibile che nell’arco degli ultimi tre anni qualcosa sia cambiato ma per verificarlo dovremmo attendere un successivo rapporto.

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