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Il motore Mercedes tra dubbi e sospetti

Lewis Hamilton firma una grande vittoria al GP del Brasile, rilanciandosi per la lotta mondiale. Merito del suo talentone, senza dubbio, ma in tanti hanno storto il naso per il motore della sua Mercedes. Proprio ad Interlagos il team della Stella aveva montato sulla W12 numero 44 la quinta unità termica, pagando dazio in griglia di partenza. Ma l’azzardo alla fine ha pagato: su una pista dove il motore conta parecchio, Lewis si è trovato tra le mani un vero razzo. E giù polemiche a non finire. Ma cos’è che non va in questo nuovo V6? Guardiamo la vicenda un po’ più da vicino.

Perché il motore Mercedes è così “sospetto”?

Il cambio di motore (e relativa penalità) è previsto dal regolamento, e non c’è nulla di strano, anzi. Il fatto che Hamilton sia già al quinto motore, mentre Max Verstappen è fermo a quattro, dovrebbe far preoccupare il reparto motori di Brixworth. E in effetti, il campanello d’allarme è suonato già da tempo, perché hanno notato che i loro V6 tendevano a perdere prestazione man mano che “si usuravano”. Un problema che, invece, sembra meno sentito alla Honda, dove per il momento non pensano di deliberare un propulsore “demoniaco” per Super Max. Con questa unità, Mercedes si gioca il tutto e per tutto: lo scopo di questo V6 è di finire le quattro gare che rimangono alla conclusione del mondiale, e di farlo dando tutto quello che può. E quindi ci da dentro con la compressione nella camera di combustione, e su con la pressione del turbo. Gli effetti si sono visti: ad Interlagos, la speed trap ha evidenziato una differenza di 15 Km/h tra Hamilton e Valtteri Bottas, che usa ancora la power unit standard.

Qualcosa non quadra…

Fino a qui, siamo dentro le regole. E allora, cos’è che fa sospettare? In casa Red Bull, è nata la teoria che non sia soltanto la compressione ed il boost del turbo a far volare Ham. Il team di Milton Keynes sostiene che la Mercedes abbia adottato una benzina speciale, diversa da quella standard imposta dal regolamento. Affermazione non dimostrabile, perché la FIA dopo la gara verdeoro non ha raccolto il campione dalla monoposto di Hamilton, bensì da quella di Bottas. È l’ennesimo capitolo di una lotta mondiale che sta assumendo sempre più i contorni di una guerra civile. Comunque, non è detto che il motore vitaminico consegni il titolo nelle mani di Hamilton: come sarà l’affidabilità?


La diatriba Verstappen Hamilton in Brasile che alimenta il ‘complotto’


Immagine in evidenza di Mercedes AMG Formula One Team, per gentile concessione