Daniel Ricciardo (AlphaTauri) ha subito un infortunio alla mano sinistra e non ha preso parte alle ultime due gare, a Zandvoort e Monza. Christian Horner, capo della Red Bull, sta valutando i tempi per il ritorno alle competizioni dell’australiano.
A metà luglio, ai margini del Gran Premio d’Ungheria, Daniel Ricciardo aveva riconquistato lo status di pilota titolare in Formula 1. Senza volante dalla fine della stagione 2022, l’ex pilota della McLaren era stato chiamato a prendere il posto di Nyck de Vries all’AlphaTauri, in prestito dalla casa madre Red Bull, dove era diventato il pilota di riserva.
Ciò nonostante, l’australiano ha avuto l’opportunità di disputare solo due gare complete, in Ungheria e in Belgio. Al ritorno dalla pausa estiva, durante il Gran Premio d’Olanda, un’uscita di pista durante le prove libere gli ha provocato un infortunio alla mano sinistra, causando il suo ritiro per il resto del weekend.
Inizio ottobre in Qatar?
Come se non bastasse, Daniel Ricciardo è stato costretto a iniziare un periodo di convalescenza, cedendo il suo posto a Liam Lawson. Protetto dalla Red Bull, il 21enne neozelandese ha fatto una buona impressione a Zandvoort e poi a Monza, riuscendo a rivaleggiare con il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda, la cui esperienza in F1 è comunque superiore.
Con un convincente 11° posto al termine del Gran Premio d’Italia, Liam Lawson continuerà a guidare l’AlphaTauri a Singapore (17 settembre) e probabilmente al successivo appuntamento in Giappone (24 settembre). Il ritorno alle competizioni di Daniel Ricciardo non è previsto prima del Qatar (8 ottobre), secondo il boss del team Red Bull Christian Horner.
Dichiarazione di Christian Horner:
“Per Singapore, non credo ci sia la minima possibilità che sia pronto per quella data. Per il Giappone sarebbe ottimista, ma il suo recupero sta procedendo bene. Ha riacquistato la mobilità della mano e sta facendo riabilitazione. Con i piloti della MotoGP, abbiamo visto che alcuni rientri anticipati possono talvolta causare danni maggiori, quindi vogliamo solo assicurarci che sia pienamente operativo quando tornerà al volante”.