In questo periodo di crisi dovuto all’allarme Coronavirus, anche le società calcistiche hanno dovuto pensare a delle soluzioni immediate per quanto riguarda gli stipendi. Molte squadre hanno annunciato che le paghe dei calciatori e dello staff sarebbero state decurtate rispetto al normale ingaggio. Tutto ciò per dare un po’ di respiro alle casse interne che con lo stop dei campionati sono più inclini alla crisi. In Inghilterra però alcuni club hanno fatto marcia indietro rispetto a questa condizione.
Primo su tutti il Liverpool che ha deciso di non tagliare gli stipendi ma di pagare le stesse cifre dei mesi scorsi. Arriva un po’ dopo ma si accoda alla decisione dei Reds, anche il Tottenham che annuncia che non ci saranno tagli ai salari dei giocatori. Gli Spurs avevano preso la decisione di decurtare gli stipendi di 550 lavoratori del 20% lo scorso 31 marzo. I tifosi del Tottenham avevano avanzato un appello nei confronti della società. Chiedevano che venissero effettuati dei tagli anche ai calciatori, non solo alle persone comuni che non svolgono questo mestiere. La crisi economica da Coronavirus tocca tutti non solo chi non vive di calcio, la tifoseria esortava quindi a fare la scelta giusta.
La società ha però fatto un passo indietro. Solamente il presidente Daniel Levy e i membri dello staff si ridurranno gli stipendi. Levy si augura che i tifosi possano apprezzare e capire la decisione del club ed essere orgogliosi di tutto ciò che il Tottenham farà in futuro. Il presidente ha anche annunciato che saranno i primi a mettere a disposizione del servizio nazionale sanitario i “tamponi rapidi” da fare in auto prima di entrare allo stadio.