Il WRC fa un altro passo verso la decarbonizzazione, annunciando l’introduzione di un nuovo carburante ecologico per il 2022. L’annuncio viene dopo l’ultimo Consiglio Mondiale, dedicato al tema della sostenibilità. La P1 racing Fuels, società con sede a Galway in Irlanda, produrrà il combustibile che alimenterà la Rally1 ibride che saranno introdotte il prossimo anno. Questa decisione è parte di un progetto a lungo termine, il cui obiettivo è di rendere il motorsport ecocompatibile ad ogni livello. La P1 fornisce i suoi caburanti “eco” a diversi campionati, dal WTCR all’ERC.
WRC, qual è il piano di decarbonizzazione della FIA, oltre al carburante “pulito”?
Il programma ecologico della Federazione internazionale, approvato lo scorso novembre, è su più livelli. Il primo è di rendere pulita l’energia dei parchi assistenza, con generatori green e stazioni di ricarica per le Rally 1 ibride. Il secondo è quello di rendere i gas di scarico dei 1.6 turbo i meno impattanti possibile. Le Rally1 dovranno essere in grado di percorrere i trasferimenti solamente in elettrico, lasciando ai quattro cilindri il “lavoro sporco” in prova speciale. Con queste modifiche, la FIA spera di poter dare una mano alla produzione di serie, sperimentando soluzioni direttamente trasferibili.
WRC 2022, i costruttori giurano fedeltà all’ibrido
La decarbonizzazione del WRC è solo una parte del programma che la Federazione Internazionale dell’Automobile ha messo in piedi per far abbracciare all’automotive il tema della sostenibilità. Il presidente Jean Todt punta moltissimo su questo tema, che è diventato il suo cavallo da battaglia. I carburanti sintetici, assieme all’elettrificazione, rientrano in questo programma. Con esso la FIA spera di dare una mano anche alle istituzioni politiche che decidono (male) della mobilità del futuro.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione