La Indycar continua a prepararsi per il 2021, con una due giorni di test al Texas Motor Speedway. Sull’ovale di Fort Worth la serie americana ha provato alcune soluzioni aerodinamiche, in particolare al fondo piatto, per migliorare lo spettacolo durante la gara. E’ anche l’occasione per i piloti per prepararsi a livelli fisico e mentale, in attesa del debutto stagionale che avverrà a metà mese al Barber Motorsports Park. In Texas, invece, la Indycar correrà i primi due giorni di maggio, con un doubleheader.
IndyCar, cosa è successo nei test in Texas?
La giornata di martedì è stata la meno vivace, con solo cinque piloti in pista. Ryan Hunter Reay ha concluso davanti a tutti, con una velocità ufficiosa di 222.442 mph. Seguono Simon Pagenaud, Patricio O’Ward, Ed Carpenter, Takuma Sato e Jack Harvey. Quest’ultimo ha percorso solo cinque giri, prima di riportare la vettura in garage per un grosso problema tecnico.
La prima sessione ha avuto come scopo principale quello di provare nuove soluzioni aerodinamiche, proposte dalla Indycar. Il fondo piatto presenta una configurazione diversa, che serve ad aumentare il livello di carico di circa 80 Kg. Le modifiche al fondo sono frutto delle indicazioni di alcuni piloti (tra cui lo stesso Hunter Reay) al termine di una prova precedente, sul circuito di Indianapolis. In quella occasione la serie aveva simulato il boost che dovrebbe essere generato dal sistema ibrido, che introdurrà dal 2023. Il risultato non è stato esaltante, dopo che i piloti avevano giudicato il sistema come inutile sul catino dell’Indiana. Tornando in Texas, la Firestone ha introdotto nuove gomme, con le quali i corridori hanno effettuato prove di assetto in ottica gara.
La seconda giornata di test
La giornata del mercoledì ha visto ben 17 piloti sul tracciato. O’Ward è andato in cima alla classifica dei tempi, con una media di 222.25mph. Alexander Rossi è salito in seconda posizione, a precedere Jack Harvey, Simon Pagenaud e Will Power. Il primatista del martedì Hunter Reay ha ottenuto solo 14esimo tempo, con 217.75mph. Hanno completato la top ten Felix Rosenqvist, Colton Herta, Rinus Veekay, Josef Newgarden e Sebastien Bourdais. Il francese è stato autore dell’unico incidente di sessione, in curva 3. Macchina danneggiata, ma nessuna conseguenza per l’ex di F1.
Numerose sono le presenze, ma anche le assenze. Nel primo caso è rientrato Scott McLaughlin, il quale sta continuando la sua preparazione alla IndyCar. Il neozelandese tre volte campione della serie australiana Supercars ha chiuso 12esimo alla sua primissima uscita su di un ovale, necessaria anche per ottenere il nulla osta per gareggiare. Non ha preso parte alla due giorni il team di Chip Ganassi, né con Scott Dixon né con il secondo pilota Alex Palou, e nemmeno con la terza macchina che sui catini sarà nelle mani di Tony Kanaan, E mancava all’appello anche Romain Grosjean che non correrà sugli ovali. Il team Coyne in Texas ha fatto girare Pietro Fittipaldi, terzo pilota di quella Haas che Romain ha dovuto mollare, e Cody Ware, figlio del nuovo socio Rick Ware per il quale gareggia full time nella NASCAR Cup Series.