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Interviste post Napoli-Torino 1-1: le parole degli allenatori

Il Napoli conquista solo un punto contro il Torino, in una partita delicata per entrambe le squadre. Alla rete di Izzo ha risposto Insigne nel finale, nel match valido per la tredicesima giornata di campionato. Un pareggio che fa precipitare il Napoli al quinto posto e mantiene il Torino all’ultimo posto del tabellone.

Interviste post Napoli-Torino 1-1: cosa manca a questo Napoli?

Ha parlato così Gennaro Gattuso, ai microfoni di Sky Sport, nel post partita: “Siamo arrivati molti stanchi fisicamente. Ci teniamo stretto questo pareggio. Potevamo fare di più ma bisogna pure vedere come ci siamo arrivati a questa partita. Sicuramente gli ultimi dieci giorni non li abbiamo gestiti bene. Bisogna sempre inventarsi qualcosa perché mancano giocatori importanti, dunque ripeto ci teniamo bello stretto questo risultato“.

Sulla vicinanza della squadra, dato il problema di salute del tecnico: “Loro mi sono stati vicini. Poi dopo è normale che io mi sforzi ma ho fatto negli ultimi cinque giorni tanta fatica. Non solo vedo doppio ma ho anche una grande stanchezza. Vedere doppio ventiquattro ore al giorno non è facile, solo un pazzo come me può stare in piedi”.

Conclude parlando della gara di questa sera: “Oggi abbiamo fatto troppo poco per impensierire il Torino. Non siamo brillanti, abbiamo pagato un po’ tutti gli acciacchi. Ci è dispiaciuto anche di Lozano. Oggi quando è entrato ci ha dato una grandissima mano. Bisogna trovare i giocatori di qualità“.

Le parole di Giampaolo

Ai microfoni di Sky Sport, è intervenuto anche il tecnico granata Marco Giampaolo. Queste le parole dell’allenatore: “A me è piaciuta la squadra. Mi è piaciuto l’attaccamento e le risposte che hanno dato con passione. Questa è una squadra che non si rassegna. È una squadra che ha subito tante disavventure e che avrebbe demoralizzato chiunque. La squadra ha giocato una partita orgogliosa e non era semplice“.

Sul rischio esonero: “Ci poteva stare che fosse la mia ultima partita su questa panchina perché la classifica dice che siamo ultimi. Ma non mi rassegno perché il Torino non merita quella classifica e non merita quei punti. La mia fiducia sta nel fatto che la squadra sta lì, è attaccata ed ha giocato rispettando il suo allenatore, la prova ha detto questo. Non ci sono alibi, con la squadra ho parlato molto chiaramente, non c’è né passato né futuro: è la partita che conta“.

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