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Jonathan Rea: “ritorno alle origini” nel 2022

Archiviato il mondiale Superbike 2021, Jonathan Rea pensa al 2022. La doppia vittoria di Mandalika non è stata sufficiente per conquistare il settimo titolo mondiale, con l’iride che è passato nelle mani di Toprak Razgatlioglu. Per la stagione del prossimo anno Johnny tornerà al suo numero storico, quel 65 che ha tenuto fino al 2015. Un numero carico di significati, per un rider che vuole riscattare un’annata fatta di tante luci ma anche di molte ombre.


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Jonathan Rea: all’attacco nel 2022?

Volgendosi indietro, alla stagione appena conclusa, Johnny ha detto a varie testate di non avere rimpianti. Con 11 vittorie, il nordirlandese è il secondo pilota più vittorioso di quest’anno dopo il neo campione del mondo, Toprak Razgatlioglu. Il 34enne ha mostrato più volte tutto il suo talento e la sua generosità, anche incappando in errori. Johnny non cambierà l’approccio per il 2022, continuando ad attaccare senza però sbagliare come ha fatto nel 2021. Qualche piccola nota polemica per il finale di Mandalika, con la pioggia grande protagonista. Rea ha lamentato che la direzione gara, per il rinvio di gara 1, non ha consultato i piloti. Dopo le 17 locali, ha fatto notare, le condizioni erano migliorate. La decisione del collegio guidato da Gregorio Lavilla ha portato alla cancellazione della Superpole Race, cosa che avrebbe consentito al Cannibale di poter guadagnare 12 preziosi punti per la caccia al titolo. Ma analizzando la situazione a bocce ferme, Rea ha ammesso che non sarebbe cambiato nulla. I campionati – diceva sempre Jean Todt – si vincono e si perdono all’inizio dell’anno, e non alla fine. Jonathan ha riconosciuto che le sue chance erano compromesse fin dalle prime gare, quando alcune cadute avevano permesso a Razgatlioglu di allungare in classifica.

Una moto da migliorare

Un altro aspetto è quello tecnico. La Kawasaki ha rinnovato la ZX-10RR per il 2021, ma la nuova moto non si è rivelata quell’arma letale che tutti pensavano. Rea ha lamentato una mancanza di accelerazione in uscita dalle curve lente, soprattutto in prima marcia. Ma il problema maggiore è stato la staccata: in diverse occasioni, l’ex numero 1 faticava a fermare la moto. Kawasaki sta valutando di chiedere una nuova omologazione per il 2022, necessaria per far approvare le modifiche al motore. Nel corso dei test Johnny e Alex Lowes hanno provato un quattro cilindri modificato, privo del controalbero. Questa modifica ha permesso di migliorare l’efficacia della Ninja in frenata. Proprio quel che ci vuole per passare al contrattacco nel 2022, il primo anno in cui l’ex campione riporterà in pista quel 65 che mancava da sei anni.