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Juventus 1996: il 22 Maggio conquistava la sua seconda Champions

Oggi 22 Maggio si ricorda la vittoria della Juventus nella finale di Champions League del 1996 ai danni dell’Ajax.

La Juventus vinceva così la sua seconda Champions, la prima era stata vinta nel 1985, poco prima dell’inizio era già successa la tragedia dell’Heysel.

Il cammino verso la finale di Juventus e Ajax

La Juventus di Marcello Lippi, che si riaffaccia alla competizione dopo nove anni, supera come prima classificata la fase a gironi.

Nella quale è stata inserita nel gruppo C insieme ai tedeschi del Borussia Dortmund, ai romeni della Steaua Bucarest e agli scozzesi dei Rangers.

Ai quarti i Bianconeri incontrano gli spagnoli del Real Madrid, ribaltando con il successo per 2-0 di Torino la sconfitta per 0-1 patita in precedenza a Madrid.

In semifinale i piemontesi estromettono i francesi del Nantes, grazie alla vittoria per 2-0 al Delle Alpi e all’ininfluente sconfitta per 2-3 nel retour match della Beaujoire.

L’Ajax di Louis van Gaal, detentore del trofeo, guadagna il primo posto nella fase a gironi.

Nella quale è stata inserita nel gruppo D composto dal Real Madrid, dagli ungheresi del Ferencváros e dagli svizzeri del Grasshoppers.

Ai quarti gli olandesi superano il Borussia Dortmund con un risultato complessivo di 3-0.

In semifinale i greci del Panathīnaïkos vengono eliminati grazie al 3-0 nella sfida di ritorno allo stadio Olimpico Spyros Louīs, dopo la sconfitta per 0-1 dell’andata all’Olympisch Stadion.

Leggi anche: Champions, Juve-Lione il 7 agosto scatena la rabbia di Aulas: “Saremo massacrati”.

La finale della Champions League 1996

La Juventus, finalista di Coppa UEFA la stagione precedente, torna in finale di Coppa dei Campioni-Champions League per la quarta volta.

A undici anni dalla sua precedente vittoria, e anche unica affermazione in Champions.

Proprio quella sfida, oscurata dalla strage dell’Heysel, offre ai bianconeri il maggiore stimolo per provare finalmente a festeggiare.

Come disse il Vicepresidente juventino Roberto Bettega, c’è bisogno di una «vera» vittoria.

Dall’altra parte l’Ajax, campione uscente, si affida a un gruppo che seppur rinnovato e a tratti ancora acerbo, nei mesi precedenti ha già dimostrato il proprio valore conquistando un quadruple.

E che limitatamente alla Champions League vanta una grande invulnerabilità, con una sola sconfitta nei precedenti venti incontri.

Primo tempo Juventus-Ajax

L’avvio è favorevole alla Juventus, anche per via di una certa tensione che blocca alcuni giovani elementi dell’Ajax, portandoli in questa fase a commettere vari e ingenui errori.

La gara si sblocca al 13′ quando il difensore biancorosso Frank de Boer si esibisce in un maldestro colpo di testa in ripiegamento.

Questo permette all’attaccante juventino Fabrizio Ravanelli di intrufolarsi tra lo stesso de Boer e il portiere Edwin van der Sar in uscita.

E nonostante la posizione molto angolata e il tentativo di salvataggio di Sonny Silooy, riesce comunque a insaccare in scivolata e così arriva il primo gol della Juventus.

La rete subita sveglia l’Ajax che si ricompone e inizia a spingere verso la metà campo avversaria, rendendosi pericoloso in particolar modo su palla inattiva.

Prima, su azione di calcio d’angolo, Nwankwo Kanu costringe il portiere bianconero Angelo Peruzzi a un grande intervento che nega il pareggio agli olandesi.

Un gol solo rimandato perché al 41′ la retroguardia juventina si lascia sorprendere da un calcio di punizione dal limite dell’area.

Con Peruzzi il quale può solo smanacciare una palla che ricade così tra i piedi del fantasista ajacide Jari Litmanen, autore del pari con un facile tap-in sottorete.

Secondo tempo Juventus-Ajax

Le due squadre vanno all’intervallo sull’1-1, punteggio che rimane invariato anche nel secondo tempo, avaro di emozioni.

E dove si segnala solo una nitida occasione per il capitano dei torinesi, Gianluca Vialli, il quale da una posizione molto favorevole calcia però all’esterno della rete.

La sfida si prolunga ai tempi supplementari, che finiscono in un nulla di fatto, si deciderà l’esito solo ai calci di rigore.

Nella serie dal dischetto i calciatori juventini sono infallibili.

Mentre per l’Ajax risultano decisivi gli errori di Edgar Davids e Silooy.

Le cui conclusioni vengono entrambe respinte da Peruzzi.

Realizzando il suo tentativo, Vladimir Jugović consegna alla Juventus la sua seconda Champions League.

Con questa vittoria, inoltre, Vialli riesce ad entrare nella ristretta cerchia dei giocatori vincitori di tutte e tre le competizioni confederali stagionali, e diventa il primo tra gli attaccanti a farlo.