I dirigenti della F1 hanno dichiarato che i team dello sport non soffrono più dal punto di vista finanziario, poiché il loro valore è “radicalmente aumentato”. L’affermazione segue la pubblicazione dei dati relativi alla fine del 2022, che mostrano un aumento di 400 milioni di dollari delle entrate per il Gruppo Formula 1, con le squadre che ricevono 1,157 miliardi di dollari dei quasi 2,6 miliardi di entrate complessive.
Liberty Media e la situazione finanziaria
Si tratta di un altro buon ritorno sull’investimento fatto da Liberty Media quando ha acquistato lo sport sei anni fa. Per le scuderie, si tratta di un’inversione di tendenza rispetto alla situazione della fine degli anni Novanta e dell’ultimo decennio, in cui molte di esse sono cadute in disgrazia. Liberty Media prevede future battaglie con le squadre per la loro porzione individuale di un piatto in continua crescita. Ma, secondo il presidente e amministratore delegato Greg Maffei, ha chiarito che Liberty intende continuare a lavorare con i team per garantire che la loro quota di quel piatto si espanda ulteriormente, dato che anche i ricavi aggiuntivi entrano nell’azienda.
La F1 dice ai team di pensare al “gioco a lungo termine”
Parlando in una telefonata con gli investitori dopo la pubblicazione degli ultimi dati, a cui ha avuto accesso Speedcafe, Maffei ha detto: “Una delle cose che noi della Formula 1, con l’aiuto di Liberty, abbiamo cercato di fare è costruire una mentalità – di cui mi sento di dare atto alla NFL – per cui se noi ne beneficiamo, ne beneficiano tutti. Sì, le squadre competono duramente la domenica, ma il lunedì dobbiamo pensare a far crescere l’intero ecosistema. Era fondamentale avere squadre sane per poter avere una lega sana, ed era fondamentale che avessero una prospettiva di guadagno – anche le squadre in fondo alla griglia – in modo che anche noi potessimo avere una prospettiva di guadagno. Hanno visto un aumento radicale del loro valore, e noi abbiamo visto un buon aumento del nostro valore, ma siamo qui per giocare a lungo termine. Questo non significa che non avremo disaccordi con le squadre su quanta parte della torta è nostra e quanta è loro. Ma cercare di costruire la mentalità che quando voi guadagnate, noi guadagniamo e viceversa, e che stiamo giocando a lungo termine, è davvero parte del nostro obiettivo”. Riferendosi alle trattative per il prossimo Accordo Concorde, che entrerà in vigore nel 2026 e in cui le squadre probabilmente vedranno una maggiore quota di ricavi, Maffei ha aggiunto: “Penso che avremo una mano più forte in questo. Non una mano che frusta, ma una mano che dice: ‘Ehi, guardate, siamo qui per far crescere il valore e voi ne trarrete beneficio, e vogliamo che il valore della vostra squadra cresca drasticamente'”.
Domenicali ricorda ai team l’ignominia del passato
Esprimendo pieno accordo con Maffei, il Presidente e Amministratore Delegato della F1 Stefano Domenicali ha ulteriormente sottolineato il fatto che i team dovrebbero riconoscere la posizione in cui si trovano rispetto a quella di qualche anno fa. “Squadre forti, dal punto di vista finanziario, significano la forza dell’intero sistema per esistere, anche con una strategia per impegnarsi di più con i fan e i partner”, ha detto Domenicali. “Questo avrà un effetto indiretto sulla crescita e sulla forza del business stesso. “Non dobbiamo dimenticare che non molti anni fa le lacrime soffrivano e noi, come F1, eravamo lì a sostenerle finanziariamente. Per questo crediamo davvero che più valore diamo ai team, più valore tornerà al sistema e all’intero business”.