Dopo la riunione svoltasi con la commissione medico-scientifica, la Figc sta valutando tre mosse per consentire la ripartenza del calcio italiano: inizio a scaglioni( prima la Serie A, poi la B e infine la C), per favorire il corretto svolgimento degli esami necessari, compresi i tamponi, a mettere in sicurezza squadre e addetti ai lavori.
La seconda e terza fase procederanno con una sorta di ritiro chiuso necessario ario per la ripresa dell’attività e sotto la stretta sorveglianza del medico sociale. Il tutto sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima), al quale si dovrà sottoporre tutta la squadra.
Tale indagini saranno accompagnate dal test molecolare rapido e sierologico, un’anamnesi accurata, una visita accurata, esami strumentali e del sangue.
Il commento del Presidente Gravina
“Questa posizione ribadisce che noi del.calcio non cerchiamo corsie preferenziali. Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere le attivita quando ripartirà il Paese. Lavoriamo senza sosta ma senza fretta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.
La Coppa Italia potrebbe fare da apripista
Sulla stessa lunghezza d’onda si é sincronizzata anche la Lega che ha ipotizzato un possibile calendario. Probabile che la stagione riparta dalle semifinali di ritorno di Coppa Italia, Juventus-Milan e Napoli-Inter, da giocare rigorosamente a porte chiuse il 27 e il 28 maggio, per poi lasciare spazio all’inizio del campionato il 31 maggio. La conclusione è prevista per il 2 agosto, consentendo poi la disputa di Champions League e Europa League.