Valentino Rossi è stato, è, e sempre sarà una leggenda della MotoGP e dello sport in generale. Il nove volte campione del mondo, che si è ritirato alla fine di questa stagione, ha avuto una carriera ricca di successi e soddisfazioni. Momenti che ha voluto ricordare nella lettera d’amore per la sua Yamaha.
Ci si aspetta molto da Andrea Dovizioso
La lettera d’amore di Vale: cosa scrive alla sua Yamaha?
Il mondo del motorsport non si è ancora rassegnato all’idea che Valentino Rossi si sia definitivamente ritirato dall’universo delle corse. Eppure è così. Nel 2022, The Doctor non salirà più in sella alla sua moto alla quale però, ha voluto dedicare una bella lettera d’amore. Vale scrive così:
Ricordo sabato 24 gennaio 2004 come se fosse ieri.
Il nostro primo appuntamento in Malesia.
Ho aspettato uno come te per così tanto tempo.
Ero emozionato, ma è stato amore a prima vista per entrambi.
Ho capito subito che la nostra relazione sarebbe stata speciale.
Non c’era modo di negarlo, questa scintilla unica è saltata via e tutti i pezzi del puzzle si sono uniti.
Non dimenticherò mai come ci siamo fermati sull’erba vicino alla pista di Welkom nel 2004.
Solo noi due e ci siamo resi conto che tu ed io appartenevamo insieme – e questo era solo l’inizio.
Abbiamo vinto quattro titoli MotoGP e 56 gare insieme.
Deliziato milioni di persone in tutto il mondo e creato ricordi che dureranno tutta la vita.
Fatto la storia perché abbiamo lavorato insieme e ottenuto il meglio l’uno dall’altro.
Mi hai reso di nuovo forte.
Hai fatto in modo che fossi rispettato di nuovo.
Che ero amato di nuovo
Solo tu, Valentino, avevi il potere di farlo.
E mi sono fidato completamente di te.
Ti ho sostenuto con tutto il mio cuore.
Ho combattuto tutte le tue lotte con te
Solo io sono riuscito a rendere il motociclismo emozionante per te fino alla fine.
Dal nostro primo bacio a Welkom al nostro ultimo ballo a Valencia quest’anno, abbiamo avuto così tante avventure straordinarie.
Dal Mugello a Motegi…
E i nostri viaggi speciali a Laguna Seca nel 2008 o in Catalunya 2009.
Nessuno aveva simili mosse nel suo repertorio allora, giusto?
E Assen nel 2009, quando ti ho aiutato a vincere la tua centesima gara.
È stato magico!
Ti ho portato per 16 anni nella tua incredibile carriera.
Ma mi hai anche portato nel tuo cuore.
Dal Mugello a Motegi, da Silverstone a Sepang e da Barcellona a Buriram, ci siamo sempre stati l’uno per l’altro.
Ho dato tutto per te come tu hai dato per me.
Quello che terrò sempre come un tesoro sono le nostre conversazioni sulla griglia.
Io e te contro il resto del mondo.
Io e te, “Cavalca o muori”.
Ma, purtroppo, anche le storie d’amore più belle finiscono.
Valentino, tu sei parte di me.
Parte della mia storia.
Una parte di chi sono oggi e di chi sarò per molto tempo, anche dopo che le nostre strade si sono separate.
C’è qualcosa di veramente speciale nella nostra connessione e mi mancherai più di quanto tu possa mai immaginare.
Grazia, Valentino.
Con affetto, la
tua YZR-M1