Il calciatore Lautaro Martinez sembrava il primo giocatore nerazzurro che avrebbe rinnovato il contratto ma così non è stato. Le evidenti difficoltà societarie dovranno costringere a rivedere alcune decisioni. Non basteranno nemmeno le cessioni più importanti per mettere i conti a posto. Per questo si parla della vendita della squadra a qualche socio importante che rimetta le cose a posto.
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Lautaro rinnovo: che cosa ha detto Alejandro Camaño?
Nell’Inter non tira un’aria felice come si dovrebbe dopo la vittoria dello scudetto, ma anzi qualcosa bolle in pentola e rischia di esplodere. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Tullio Tinti agente di Alessandro Bastoni che ha detto di accettare il rinnovo solo se le cifre salariali saranno rispettate, in casa Inter diventa di stretta attualità anche il caso di Lautaro Martinez. Intervenendo a La Gazzetta dello Sport Alejandro Camaño, procuratore di Lautaro ha detto: “Noi siamo tranquilli, ma la situazione attuale dell’Inter ci impedisce di fare previsioni. Il ragazzo è felice a Milano, ha appena vinto uno scudetto da protagonista, ma non possiamo fare altro che aspettare. Non posso promettere nulla, allo stato attuale è inutile fare delle previsioni: noi come altri vogliamo prima capire quale sarà il futuro del club”.
E sul rinnovo Camaño chiarisce: “E’ assolutamente in stand-by. I rumors sul Real Madrid? Rispondo dicendo che non sto parlando con nessuna società: Lautaro è un calciatore nerazzurro e ha ancora due anni di contratto, l’Inter è comunque la priorità. Come detto si tratta però di capire cosa accadrà dal punto di vista societario”.
Camaño: cosa dice di Hackimi?
Camaño è anche l’agente di Achraf Hakimi sul quale si è espresso così: “La situazione di Achraf è differente: ha ancora quattro anni di contratto. Oggi dico che rimane”. Ma naturalmente nulla è certo, perché se la società non prende provvedimenti ci potrebbe essere anche un fuggi fuggi generale che nuocerebbe alla capolista d’Italia che non saprebbe poi come ripartire. Bisogna fare presto e non tirare troppo la corda, se si spezza potrebbe essere pericoloso. Anche il Mister Conte vorrà capire cosa sta succedendo per prendere le giuste decisioni sul caso. Un vero caos che andrà fermato con scelte oculate.
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