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Le novità di Wimbledon 2023… in forse Berrettini

Foto di Shep McAllister su Unsplash

Si preannuncia una 136esima edizione ricca di novità per il tennis mondiale quella di Wimbledon 2023, in programma dal 3 al 16 luglio prossimi. A dare ulteriore prestigio all’evento una serie di anniversari, come il cinquantesimo dalla fondazione della Women’s Tennis Association, alla presenza di Billie Jean King, storica atleta statunitense. Proprio per il tennis femminile si prevedono cambiamenti: l’abbigliamento bianco non sarà più obbligatorio e le tenniste potranno indossare divise di colore scuro. Non solo: Gerry Armstrong, arbitro ufficiale della competizione, uscirà di scena dopo questa edizione, con la quale celebrerà il suo cinquantesimo anno di attività, e proprio una donna, Denis Parnell, prenderà il posto del collega. Un cambiamento importante si vedrà anche ai vertici dell’organizzazione: questo sarà infatti l’ultimo anno per il presidente in carica Ian Hewitt, a cui succederà Deborah Jevans.

Il caso Berrettini

La grande attesa dei fan italiani del tennis è tutta concentrata sul finalista a Wimbledon 2021, Matteo Berrettini, dopo il recente ritiro dal torneo del Queen’s, che lo vede attualmente detentore in carica del titolo. Già la sconfitta contro Lorenzo Sonego in quel del Boss Open di Stoccarda, lo scorso 12 giugno, aveva messo in evidenza le condizioni fisiche non ottimali del campione, a causa di un problema agli addominali. Il ritiro dal Queen’s con un arrivederci all’anno prossimo mette in dubbio anche la partecipazione all’imminente torneo di Wimbledon. Lo scorso anno, a causa della positività al Covid, l’atleta aveva già dovuto rinunciare al sogno di uscire vincitore dallo Slam Londinese.

Si allontana dunque anche il sogno di migliaia di tifosi, nonché la possibilità che si avverino i pronostici di chi sperava nella sua vittoria. Facendo un giro tra le quote degli storici e dei nuovi bookmakers tra quelli che si possono trovare su questo sito di comparazione, non c’è dubbio che i favoriti al titolo del “vincente” sono Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, rispettivamente quotati a 1.75, 4 e 7.50 volte la posta in gioco. Segue però immediatamente Berrettini, dato a 12 insieme a Sinner e Kyrgios.

Quello che è certo, intanto, è che a seguito di questi stop il super campione è fuori dalla Top 30 dopo tre anni di successi (attualmente il tennista romano è 34esimo nel ranking) e la speranza dei tifosi e degli amanti del tennis mondiale è quella che possa rimettersi in pista al più presto, anche se il suo sembra essere un problema di salute cronico.

Dallo sponsor Barclays alla causa ambientale

Oltre al “caso Berrettini” un altro enigma era nella mente degli amanti del tennis da tempo: la partecipazione o meno degli atleti russi e bielorussi al Grande Slam londinese, dopo che lo scorso anno erano stati esclusi dalla gara, non senza polemiche. Per questa edizione i tennisti provenienti da Russia e Bielorussia, su decisione dell’All England Law Tennis Club, saranno ammessi al campo ma solamente come atleti neutrali non ufficialmente in gara.

La Wimbledon Foundation, associazione benefica al decimo anno di vita e collegata allo storico Torneo, sosterrà comunque la causa ucraina, anche grazie al nuovo sponsor ufficiale della competizione, il colosso bancario Barclays. La vicinanza al popolo ucraino si concretizzerà in un contributo di un milione e mezzo di sterline circa, provenienti da una sterlina donata da ogni possessore di ticket per il Campionato.

I biglietti per l’evento sono già in vendita sui siti dei rivenditori e su Tennis Ticket Service, con un costo che va da 9 mila fino a 16 mila sterline per assistere alla finale femminile. Solo pochi fortunati potranno permettersi di vedere la gara direttamente da Wimbledon.

Per i fan italiani, si può sempre seguire le gare live su Sky Sport, e sulle piattaforme streaming Sky Go e Now Tv, ma solo per i possessori di abbonamento alla tv satellitare. Le dirette gratis saranno trasmesse anche dalla BBC e dal channel 9 australiano, mentre l’evento non sarà coperto dai canali Rai in chiaro, che invece aprono le porte alla Coppa Davis e alla finale ATP.