Lin Jarvis gongola dopo Misano: Fabio Quartararo ha riportato in casa Yamaha un titolo mondiale MotoGP che mancava da sei anni. Dopo il 2015, anno della faida interna Rossi-Lorenzo, ad Iwata avevano dovuto accettare la supremazia del binomio Marquez-Honda. Ma questo ora fa parte del passato, grazie alle straordinarie doti dell’asso nizzardo. Doti che Mr. Jarvis non ha mancato di sottolineare, come testimoniato dalle sue parole nel post-gara, riportate successivamente da Formulapassion.
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Lin Jarvis entusiasta di Quartararo?
Al termine del GP dell’Emilia Romagna, Jarvis ha esaltato le gesta del suo pilota di punta: “La sua forza d’animo ci ha davvero impressionato“, ha detto il manager inglese, “e questo lo ha portato a non finire mai una gara più in basso dell’ottavo posto, anche ne i weekend più difficili, tranne quando ha avuto il problema al braccio a Jerez. E comunque anche allora è arrivato 13esimo. Finora non ha mai terminato una gara fuori dalla zona punti in questa stagione. Queste statistiche parlano da sole. Dimostrano che Fabio non lascia nulla di intentato, ma riesce anche a non farsi sopraffare dalla pressione che porta la lotta per un titolo mondiale. Combatte e batte gli avversari in modo leale, basandosi esclusivamente sul talento e sulla sua tecnica“. Non pago, il responsabile delle attività sportive della casa nipponica si lancia in n paragone tra Quartararo e la leggenda delle leggende, Valentino Rossi. “Ultimo, ma non meno importante, Fabio riesce a camminare su quella stretta linea che c’è tra l’incessante dedizione a vincere e migliorare e il divertimento sulla moto“, ha proseguito Jarvis. “Una qualità che il nostro team ha già visto con Rossi, il pilota Yamaha di maggior successo nella classe regina“. Al di là dei paragoni, che lasciano il tempo che trovano, occorre sottolineare che puntando su Quartararo, Yamaha ci ha visto giusto. Grazie al talento ed alla freschezza del francese, la casa di Iwata è tornata sulle vette della MotoGP, a dispetto di una moto che difetta di potenza e che sembra aver perso terreno anche in campo ciclistico, campo in cui la Ducati ha mostrato progressi impressionanti.
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