In occasione del sentitissimo derby d’Italia, Inter-Juventus, in programma questa sera allo stadio Meazza di Milan, l’ex brasiliano Lucio, che ha vestito entrambe le maglie, ha ha concesso una intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Ecco i passaggi più interessanti.
Inter-Juventus: cosa ha detto Lucio?
Sull’ Inter
“È un rifondazione, come è normale che sia: quando vendi giocatori tanto importanti, cambi allenatori e filosofia, serve un po’ di tempo, ma già questo inizio ha detto che l’ Inter c’è. È una squadra degna della storia del club e può vincere lo scudetto”.
Sulla Juventus
“Sono andato alla Juventus perché l’Inter in quel momento l’Inter stava ricostruendo, altrimenti non avrei mai lasciato Milano: fui obbligato dalle circostanze. Non avevo persone attorno che potevano consigliarmi e non c’erano altre opzioni. A Torino, però, ho trovato il trio di fifensori della Nazionale Italiana e non c’era spazio: non è stato un momento felice, non restano buoni ricordi , e anche per questo l’Inter resta il “mio” club italiano. Tutto comunque fa esperienza e anche alla Juventus mi sono fatto amici come Buffon, Pogba, Pirlo: mi accolsero tutti bene”.
Su Dzeko
“Ho giocato contro di lui quando era al Wolfsburg e io al Bayern Monaco. Ricordo soprattutto i suoi movimenti: è completo, sa passare e tirare alla stessa maniera. Lukaku è più fisico e decisivo in area, ma, per ragioni diverse, sono entrambi difficili da marcare. E pure Lautaro lo è: oltre a segnare tanto, pensa anche al bene della squadra. Gli ha fatto bene passare un po’ di tempo con Milito”.
Sulla difesa dell’Inter
“La difesa dell’Inter mi piace tanto cosi com’è: ha grande forza e capacità di costruire anche se dipende sempre dall’atteggiamento della squadra. E mi piace quando paragonano De Vrji a me: lui è quasi il regista della difesa”.
Su Mourinho alla Roma
“Per chi, come me, ha condiviso tante emozioni con lui, può sembrare strano, ma questo fa parte della professione. Jose’ è stato il miglior allenatore che abbia mai avuto. È duro, coerente e corretto, non vuole mai perdere. Con lui la Roma ha l’uomo giusto per tornare su”.