“Era una montagna di muscoli. Non lo spostavi nemmeno con le cattive. Aveva due gambe che sembravano montagne, non ti aspettavi minimamente che invece con i piedi poteva scrivere storie meravigliose” (Carlo Ancelotti). Di storie meravigliose Clarence Seedorf ne ha scritte parecchie; dall’esordio a soli 16 anni con l’Ajax fino alla conquista della sua quarta Champions League con il Milan. Clarence Seedorf era il perfetto mix di potenza, tecnica e genialità.
La carriera
Clarence Seedorf nasce a Paramaribo (capitale del Suriname) il 1°aprile 1976. Si forma umanamente e calcisticamente in Olanda dove sin dalla tenera età entra a far parte delle giovanili dell’ Ajax. La sua carriera da calciatore inizia ufficialmente a soli 16 anni il 29 novembre 1992 diventando il più giovane debuttante della storia del club. L’esperienza con gli olandesi si conclude nel 1995 non prima però di aver conquistato la prima delle quattro Champions League della sua carriera. Dopo un anno in Italia con la maglia della Sampdoria, il talento olandese viene acquistato dal Real Madrid dove sotto la gestione di Fabio Capello riesce ad affinare le sue abilità specializzandosi nel tiro della distanza che diventerà il suo marchio di fabbrica. Inutile dire che con il Real vince tutto e nel 1998 alza al cielo la sua seconda coppa dalle grandi orecchie riportando a Madrid quella trofeo che mancava da trentadue anni.
Nel 2000 inizia la sua avventura con la maglia nerazzurra. L’Inter lo acquista nelle sessione invernale ma viene impiegato come esterno di centrocampo. In quella posizione di campo il potenziale di Seedorf non emerge anche se riesce in qualche occasione a dimostrare le sue qualità in alcune occasioni.Da ricordare la sua gara contro la Juventus nel 2002 dove mette a segno una doppietta. Sfortunata la sua parentesi interista dove perde lo scudetto all’ultima giornata di campionato.Quella contro la Lazio il 5 maggio 2002 sarà la sua ultima apparizione con la maglia nerazzurra poiché in estate viene acquistato dal Milan per 29 milioni di euro.
Il Milan rappresenta il punto più alto della carriera di Seedorf. Carlo Ancelotti non riesce a fare a meno di lui e in poco tempo diventa uno degli intoccabili della rosa rossonera. Nel 2003 conquista ai danni della Juventus la sua terza Champions League( la prima con il Milan) mentre nel 2004 vince il campionato italiano. Nel 2007 sempre sotto la guida di Ancelotti, il Milan conquista la sua settima Champions League. E’ la quarta ed ultima Champions League della sua carriera di Seedorf. In seguito alla vittoria, Seedorf verrà nominato dalla UEFA come miglior centrocampista della competizione.
La sua carriera da calciatore termina nel 2014 dopo aver vinto praticamente tutto. Ad oggi Seedorf è l’unico giocatore ad aver vinto la Champions League con tre squadre diverse e nel 2004 è stato inserito da Pelè nella FIFA 100. Inoltre rientra nel club di quei giocatori con più di 1000 partite giocate. Il suo ultimo riconoscimento risale al 2018 quando viene inserito da Golden Foot tra le “leggende del calcio”.