Tra i malumori di Ronaldo e le prestazioni poco efficaci della propria difesa il Manchester Utd si avvia alla corsa che dovrebbe portarlo in Champions League. Una missione non semplice vista la carenza di gioco del club affidato a Rangnick proprio per raggiungere la massima competizione europea che al momento vede in corsa anche West Ham e Arsenal. Il tecnico ad interim ha per questo sottolineato prima della gara conto il Leeds la necessità di ripartire per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Ma al contempo ha fatto che capire che all’interno dello spogliatoio dei Red Devils qualcosa non va, sia dal punto di vista tecnico, poca lucidità nel gioco proposto, che tattico, con i giocatori che spesso non sanno cosa fare nelle varie zone del campo. Insomma, Rangnick ha davanti a sè una serie di scogli da superare per riportare il club nei posti d’elitè che merita.
Manchester Utd Rangnick: “Il mio obiettivo è preparare la squadra”
Come tutti i teutonici Rangnick non vuole scuse. C’è da costruire una squadra vincente e per farlo c’è bisogno di tutta la rosa, compresi coloro i quali sono al momento in difficoltà, tra tutti Maguire. “Harry? “Non è mai stato un problema per noi e per me. Tutte le altre cose di cui si parla non mi interessano. Non ascolto i rumors perché il mio obiettivo è preparare la squadra per gli allenamenti e per le prossime partite “.
Il tecnico ammette il malumore di alcuni giocatori: “Ho letto quello che è stato scritto, ma tutto quello che dico deriva dalla mia esperienza nelle ultime 11-12 settimane. Sì c’erano giocatori scontenti fino alla chiusura della finestra di calciomercato perché la rosa era troppo grande e alcuni si erano resi conto di voler scendere in campo con più continuità“.
Ma non c’è bisogno di fasciarsi la testa troppo in fretta, per Rangnick l’armonia è possibile ricostruirla col tempo: “L’atmosfera è migliore negli spogliatoi rispetto a poche settimane fa. Per noi si tratta di giocare bene e mostrare unione in campo, ottenere il meglio dalle nostre prestazioni e vincere le partite. Queste sono le cose che dobbiamo fare“.
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