Colton Herta è la nuova star della IndyCar, ma per Mario Andretti potrebbe diventarlo anche in F1. In un’intervista esclusiva a Motorsport.com, “Piedone” ha affermato che il giovane figlio d’arte sarebbe un ottimo acquisto per una scuderia di alto livello del circus, e che questo aiuterebbe ad aumentare la fanbase della massima forumula negli States. Herta, 21 anni, ha bruciato le tappe in IndyCar, vincendo la sua prima gara nel 2019 a 19 anni. Attualmente corre per il team Andretti Autosport di proprietà di Michael Andretti, figlio di Mario. L’iridato del 1978 lo segue al muretto box in ogni occasione, e ritiene che sia il talento giusto per riportare la bandiera amrericana sul tetto del mondo.
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Colton Herta: cosa ci trova di speciale Mario Andretti?
Nell’intervista, Andretti Sr ha confessato di “Spingere come un matto” per portare il giovane Herta in F1, in quanto vede in lui il potenziale giusto. “Vedo della qualità in lui“, ha affermato Piedone. “È ottimo in qualifica, e questo è molto importante. Da quello che ho visto nelle gare che ha vinto al COTA o a Laguna Seca, le ha conquistate entrambe con la velocità pura. Niente strategie, niente gioco con i consumi. Ha vinto contro il meglio che la IndyCar ha da offrire, come Scott Dixon e Will Power. Erano lì con lui alla partenza, ma non ha sbagliato un colpo, e tutti i pit stop erano perfetti“.
Oltre alla velocità, a Mario piace molto l’atteggiamento di Herta Jr nei campi di gara. “È molto calmo“, ha proseguito. “Si adatta ad ogni situazione, e questo è molto importante. Senti dei piloti che si lamentano ‘è troppo scivoloso’, ‘c’è troppo vento’, lui si adatta e basta. E lo fa tutte le volte. Mi piace“. Tutte queste qualità hanno spinto Mario a sostenere il 21enne, sognando per lui un futuro nella massima formula. E avrebbe già in mente quale team dovrebbe accogliere il suo nuovo pupillo.
In F1 ci vai con la squadra giusta
Mario Andretti ha lasciato intendere quale scuderia dovrebbe valutare Colton Herta per un ingaggio in F1. “La Mercedes vende un sacco di auto qui“, ha affermato, “Il loro mercato è enorme. Immaginate cosa potrebbero fare con lui?”. Mario crede così tanto nel ragazzo da suggerirlo nientemeno che alla scuderia campione del mondo! E la ragione è anche semplice, come ha spiegato lui stesso. “Ci vuole un pilota americano in un top team, non in fondo alla griglia con zero chance. Se riuscissi ad avere un pilota USA in F1, che faccia risultati, l’America andrebbe pazza per la serie“. L’unico ostacolo a questo progetto da sogno è la Superlicenza, i cui criteri di assegnazione penalizzano i piloti che non vengono dalle formule europee. Mario non manca occasione di lanciare una frecciatina alla FIA, mettendo in discussione la natura di tali criteri. “Hanno dato la superlicenza al ragazzo russo (Nikita Mazepin, ndr), e non può averla un pilota al top che è qui? C’è qualcosa che non va“.
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