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Max Chilton da l’addio alla IndyCar: Le Mans nel mirino

Max Chilton ha annunciato la fine della sua carriera in IndyCar. Il britannico ex F1 non prenderà più parte a nessuna gara della serie USA, dopo sette stagioni trascorse tra stradali e ovali. Per il 30enne lo sguardo volgerà altrove, nella cara vecchia Europa. Il prossimo obiettivo sarà trovare posto nell’endurance, magari staccando un biglietto per la 24 ore di Le Mans.

Max Chilton saluta la IndyCar: dove correrà?

L’addio alle corse americane non spingeranno Max ad appendere il casco al chiodo. Il driver inglese si sta guardando attorno, e allo stesso tempo si è dedicato allo sviluppo di una vettura da track day a motore elettrico, progettata e costruita dalla McMutry Automotive. Max non ha nascosto l’interesse per la LMDh, la nuova categoria di prototipi che sta nascendo e che debutterà nel 2023. Ma al momento non ha contatti in quell’ambiente. Un obiettivo dichiarato è quello della 24 ore di Le Mans, alla quale ha partecipato una sola volta nel 2015. Chilton era tra i piloti ufficiali Nissan per il programma GT-R NISMO (assieme al commentatore Sky Marc Genè) per lo sviluppo di una LMP1 ibrida a motore anteriore con un complicato sistema di recupero di energia meccanico Torotrack. Il progetto fu un totale fallimento, tanto che nessuna delle vetture schierate superò la notte. Max spera di avere una seconda chance, magari attirando l’attenzione di una casa ufficiale nel prossimo futuro.

Una carriera americana niente affatto da buttare

Max Chilton ha approcciato la IndyCar nel 2015, dopo che si era esaurita la sua avventura in F1 con la Manor. L’inglese ha debuttato nella serie cadetta Indy Lights, cogliendo un successo all’Iowa Speedway nello stesso anno. È rimasto nella categoria fino al 2016, quando ha ottenuto un sedile nel team di Chip Ganassi. Nel 2017 ha condotto 50 giri alla sua seconda Indianapolis 500, terminandola al quarto posto. Da allora è diventato un habituè della 500 miglia, prima con Ganassi e poi con il team di Trevor Carlin, che ha tra i suoi azionisti il papà Grahame Chilton. Dopo la mancata qualificazione nel 2018, Max ha maturato la decisione di correre solo sugli stradali, lamentandosi del poco tempo che la IndyCar dava a disposizione per provare sui catini. Rimasto sempre legato a Carlin, Chilton non ha mai ottenuto risultati di rilievo, complice la scarsa esperienza ed il budget limitato della scuderia inglese.


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