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Mazepin Russia: il pilota rischia di essere silurato dalla F1

La rimozione del logo Uralkali e di ogni riferimento della Russia dalla livrea mette il pilota Mazepin classe 1999 sulla graticola ancor prima dell’inizio della stagione vera e propria. La tensione della guerra Russa in Ucraina sale altissima anche nel paddock della Formula 1. Sebastian Vettel è stato il primo a prendere una posizione netta sul tema, rifiutandosi categoricamente di correre quest’anno a Sochi. Poi è arrivata la notizia che la F1 non farà tappa nel circuito Russo, e quindi il problema di Vettel si è risolto definitivamente.


La F1 cancella il GP di Russia


Mazepin Russia: uno sponsor indigesto

Dopo le parole di Sebastian Vettel che ha snobbato il Gp di Sochi si è mossa anche la Haas, scuderia che ha attualmente i legami più stretti con la Russia all’interno del Circus tramite il title sponsor Uralkali. Gli uomini di Gunther Steiner hanno eliminato qualsiasi riferimento al colosso da box, camion e livrea e quest’oggi sono scesi in pista con una vettura completamente bianca, confermando però la presenza al volante del pilota Russo Nikita Mazepin. Haas e Uralkali hanno firmato il contratto a fine 2020, quando il team di Kannapolis ha ufficializzato l’ingaggio del giovane pilota moscovita fortemente spinto dal padre Dmitry, proprietario del colosso specializzato nella lavorazione del potassio.

Mazepin Russia: il team inizia a preoccuparsi

Una mossa economicamente vantaggiosa per una piccola realtà come quella della Haas, che ha anche accettato di dipingere le proprie macchine con i colori della bandiera russa: una scelta fortemente voluta soprattutto dopo il divieto di esporla per due anni imposto a tutti gli sportivi del Paese di Putin dopo lo scandalo legato al doping di stato che ha coinvolto numerosi atleti Russi di diverse discipline. Dmitry Mazepin in Russia ha molta influenza evidenziata dalla sua presenza nell’incontro tenutosi ieri al Cremlino con Putin per discutere sulle possibili sanzioni che verranno inflitte. Per questo motivo si comprende la scelta della Haas e di Steiner di prendere immediatamente le distanze da Uralkali, cercando di evitare qualsiasi tipo di coinvolgimento etico e di immagine che possa compromettere la vita stessa di un team che corre con licenza Statunitense.

Mazepin: resterà in F1?

Nikita è stato confermato al volante nell’ultima giornata di test in Catalogna, ma la sua permanenza in squadra è fortemente a rischio qualora la partnership con Uralkali dovesse interrompersi dopo questa sospensione preventiva. Steiner non ha voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazione sulla questione, ed è difficile dargli torto alla luce di quanto sia delicata la situazione che sta vivendo la sua squadra. La difficoltà è proprio la proprietà Statunitense che dovrebbe essere sorretta da una sponsorizzazione Russa. Se il quadro generale non dovesse cambiare nelle prossime settimane (tutto dipenderà dall’evoluzione geo-politica in Ucraina) è lecito porre un punto interrogativo sulla presenza di Mazepin in pista già dalla seconda sessione di test pre-stagionali in Bahrain. Nessuno sa se il pilota verrà allontanato dal Circus ma potrebbe essere plausibile.

Quali potrebbero essere i sostituti di Mazepin?

I possibili piloti che sostituirebbero Mazepin ci sono. Il primo sostituto potrebbe essere il terzo pilota Pietro Fittipaldi, che già ha corso al posto di Grosjean nelle ultime due gare del 2020. Il secondo pilota accreditato è l’altro Russo della Ferrari Driver Academy Robert Shwartzman, scelto come giovane pilota da schierare in almeno due sessioni di libere. E l’ultima opzione è quella di Antonio Giovinazzi, sempre nell’orbita del Cavallino (terzo pilota) che ha corso nell’Alfa Romeo al termine dello scorso anno. Non bisogna però escludere l’ingresso di altri piloti con la valigia pronti a prendersi il sedile con nuovi sponsor e che non hanno trovato spazio sulla griglia di quest’anno (l’unica novità è il Cinese Guanyu Zhou) o di una revisione completa del progetto Haas, magari con nuovi finanziatori.

Mazepin Russia: tutti gli altri sponsor

E in questa ottica la ricerca di un posto in Formula 1 di Michael Andretti a cui ha aperto per una collaborazione la Renault nei giorni scorsi potrebbe andare a nozze con l’incerta situazione della Haas. Al momento l’idea di un’accoppiata tra i due marchi Americani è Fanta Formula 1, ma le situazioni cambiano rapidamente, e Colton Herta potrebbe trovare un posto in griglia ben prima del 2024, data ipotizzata per l’ingresso nella categoria dal figlio del leggendario Mario. Dal 2016 ad oggi la Haas è stata molto poco fortunata nella scelta degli sponsor e non è la prima volta che si trova costretta a rimuovere il logo di un suo partner dalla livrea. Ricordiamo il caso Rich Energy del 2019, anche se lì la causa scatenante furono i mancati pagamenti milionari di mr. Storey. Ma anche all’epoca non mancò un polverone mediatico montato proprio dal produttore di bevande energetiche.

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