Alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus, il direttore dell’area tecnica del Milan, Paolo Maldini, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport:
“Quella contro la Juventus è una semifinale e quindi ha una grande importanza, la Coppa Italia è uno dei due obiettivi stagionali e dà l’accesso diretto alla Europa League. Poi giochiamo contro una grande squadra che ha dominato per otto anni in Italia. San Siro sarà per l’ennesima volta pieno, in questo i nostri tifosi ci sono sempre stati molto vicini”.
–A livello di testa vi siete ripresi dopo il secondo tempo contro l’Inter o avete bisogno di tempo?
“Abbiamo disputato un primo tempo fantastico, il migliore degli ultimi 5 anni, contro una squadra prima in classifica in Italia. Poi ci sono delle mancanze, lo sappiamo, non diamo una squadra perfetta ma stiamo lavorando per migliorare ed eliminare determinati errori, per evitare di perdere partite che non meritiamo di perdere. Quando si ha una squadra giovane questo può succedere, chi è stato calciatore da giovane ricorderà come nei momenti di maggiore difficoltà ci si aggrappa sempre ai giocatori di maggiore esperienza e in questo i giocatori come Kjaer e Ibrahimovic danno sicurezza, ma forse è ancora troppo poco per far crescere velocemente i giovani”.
–Ibrahimovic ti sta sorprendendo?
“Si, ovviamente dal punto di vista del giocatore non è da scoprire, è un campione e ha sempre fatto il campione in ogni partita giocata in ogni lega del Mondo. Dal punto di vista fisico, dopo due mesi di inattività, è difficile tornare ed incidere in un campionato difficile come quello italiano”.
– Il futuro di Pioli?
“Noi di Pioli siamo davvero contenti, è subentrato in una situazione non facile, con una squadra che non stava andando bene, che non aveva certezze. Si è imposto, ha fatto crescere ragazzi giovani e ha dato un’identità di gioco alla squadra. E il primo tempo del derby lo conferma. Da adesso a fine stagione possono succedere tante cose: giocatori, allenatori e dirigenti, dipendono dai risultati. In questo momento siamo davvero contenti del suo lavoro. Credo e spero che faremo una seconda parte di stagione super, poi a maggio ci siederemo a tavolino con Lui per programmare la prossima stagione”.
–Se ti dico Rangnick?
“Sinceramente da direttore dell’area tecnica – con il dovuto rispetto – non credo sia il profilo giusto per noi”.
–Sugli obiettivi e le ambizioni future
“Gli step sono quelli di una crescita, perché noi lo scorso anno abbiamo fatto il miglior risultato degli ultimi sei anni arrivando quinti, a un solo punto dalla Champions League. L’idea è di migliorare ancora questo risultato è c’è ancora secondo me la possibilità di farlo, avremo ancora tante occasioni per dare una svolta a questa stagione. Il resto lo stiamo già facendo, abbiamo una rosa piu giovane, meno folta e con un monte ingaggi che sta diminuendo. Non abbiamo ancora il Milan dei nostri sogni, ma ci stiamo lavorando”.