Il mondiale Superbike approda a Donington Park, per la giornata di prove libere del penultimo round estivo. Dopo la trasferta inglese, il campionato delle derivate si prende una settimana di stop per poi dirigersi a Most, prima di chiudere per ferie. Si rinnova il duello tra Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, protagonisti delle due sessioni odierne. Insegue Alvaro Bautista, che guarda tutti dall’alto nella classifica mondiale dei piloti.
Superbike, Donington: come vanno le prove libere?
Le FP1 regalano il tipico meteo inglese, con nuvole sparse anche se la pioggia per il momento è fuori discussione. Jonathan Rea sente aria di casa e firma il miglior tempo dopo appena tre giri. Il sei volte iridato mantiene la leadership fino ad un minuto dal termine, quando Razgatlioglu tira fuori dal cilindro una delle sue solite magie da giro secco. Il turco è il primo leader del weekend, ma la Yamaha qui appare in sofferenza. Con 1’27″805, il campione del mondo è più veloce di un decimo rispetto a Rea. Segue Michael Ruben Rinaldi, a suo agio sulla gibbosa pista di Donington. Il riminese ha una Panigale V4R che appare su un binario, bella composta, ed i tempi lo premiano. Bautista è quinto dietro anche ad un redivivo Alex Lowes. Lo spagnolo paga oltre tre decimi e mezzo di distacco. Scott Redding sente aria di casa come Rea, e fa volare anche lui la sua BMW con il sesto tempo. La “Bimmer” è dotata di un nuovo forcellone di fabbricazione Kalex, nato sulle indicazioni di Redding. Axel Bassani, Iker Lecuona, Loris Baz e Philipp Oettl chiudono la top ten. Andrea Locatelli cade nei primi minuti e perde quasi tutto il turno: il lombardo è solo 15esimo, dietro ad un Garrett Gerloff altrettanto in affanno. Davanti a loro si piazza Peter Hickman, la prima delle due wild card in gara. “Hicky”, reduce da quattro vittorie al Tourist Trophy, corre con la BMW di Faye Ho, imprenditrice macanese trapiantata in Inghilterra. L’altro ospite del fine settimana è Tarran MacKenzie, campione in carica del BSB. Il pilota del team McAms Yamaha è 17esimo, dietro ad Ilya Mykhalchyk. Gli altri italiani: Luca Bernardi 24esimo, Roberto Tamburini 26esimo.
Tarran MacKenzie: nel 2022 niente mondiale. O quasi
La seconda sessione di prove libere
Rea replica nelle FP2 quanto fatto nelle FP1, firmando un gran tempo nei primi minuti per poi calmarsi e rientrare. Ma a differenza del mattino, nel pomeriggio rientra in pista per un time attack finale, con un tempo da urlo. Con 1’27″016, il nordirlandese rifila mezzo secondo a Razgatlioglu, secondo, e ben sette decimi a Bautista, quinto. Il sei volte campione è anche il migliore a livello di passo, girando costantemente sul 27″5-27″ alto. Toprak paga la poca competitività della Yamaha sulla pista sconnessa di Donington, mentre in casa Ducati sembra proprio che Rinaldi sia più a posto di Alvaro. Anche se il riminese finisce dietro allo spagnolo, con il sesto posto di classifica. Davanti alle due Panigale una coppia di inglesi in cerca d’autore, Scott Redding e Alex Lowes. Loris Baz, un Andrea Locatelli in crescita, Garrett Gerloff e Leon Haslam chiudono la top ten. Particolarmente significativa è la prestazione di “Pocket Rocket”, in quanto guida la Kawasaki del Team Pedercini che non è la migliore Ninja del lotto. Più arretrato Iker Lecuona, 13esimo con la Honda ufficiale, ed il sempre veloce Axel Bassani. Tarran MacKenzie conferma il quindicesimo posto, precedendo di un paio di centesimi il collega del BSB Peter Hickman. Roberto Tamburini è 19esimo, Luca Bernardi 25esimo.