Il calendario 2021 del motomondiale non può essere definito stabile. La pandemia regge ancora il gioco, cosa che rende diverse tappe traballanti, soprattutto quelle asiatiche. La Dorna, tuttavia, ha un piano per disputare tutti e i 18 GP, con un occhio di riguardo per le tappe “storiche” del Mugello, di Assen e della Germania. Il Sachsenring torna nel 2021 ad ospitare la MotoGP, e rilancia aprendo le porte al pubblico. L’obiettivo del promoter spagnolo, e degli organizzatori tedeschi, e di spalancare il cancello ad almeno 10 mila spettatori.
MotoGP: Dorna ha un piano per salvare il calendario
MotoGP 2021: quanto è possibile per il Sachsenring riaprire le tribune?
In tempi di Covid, chiedersi se un evento potrà disputarsi a porte aperte non è scontato. La Dorna però ci crede, come testimonia la dichiarazione di Carmelo Ezpeleta a Speedweek: “Spero che possiamo vendere almeno 10.000 biglietti per il GP del Sachsenring, ad esempio“, ha detto il manager spagnolo. Ezpeleta ha ammesso di non poter dare per scontato che il calendario attuale sarà rispettato, e anzi non esclude il ritorno dei doubleheader. Ma confida di poter accogliere un numero sempre maggiore di spettatori nel corso dell’estate, nel pieno della stagione europea. Infatti, nel Vecchio Continente la campagna vaccinale va avanti, nonostante i gravi errori da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie. Nel mese di maggio, molti paesi europei faranno delle parziali riaperture, concedendo l’attività di bar, ristoranti ed alberghi. Tornando al Sachsenring, l’eventuale riapertura delle tribune riguarderà solo i posti a sedere, essendo che sul prato non è possibile far rispettare il distanziamento di due metri, previsto dalle normative sanitarie.
La situazione dell’Austria
Oltre alla Germania, anche l’Austria vorrebbe ospitare un po’ di pubblico. Il GP del Red Bull Ring è previsto per il 15 agosto, sulla pista che lo scorso anno ha ospitato ben due gare iridate. A partire dal 19 maggio, il governo di Sebastian Kurz introdurrà il Green Pass per attraversare le frontiere, e darà il via libera alle attività di bar e ristoranti (con coprifuoco alle 22). I provvedimenti prevedono un massimo di 3 mila persone per gli eventi all’aperto, e di 1500 per quelli al chiuso. Non è prevista la quarantena per chi è già testato, vaccinato oppure guarito.