Ed eccoci pronti ad immergerci nel weekend di gara del motomondiale. A partire da domani, MotoGP, Moto2 e Moto3 daranno inizio al GP di Francia, di cui vi offriamo un’interessante anteprima. Il circuito di Le Mans è un ospite fisso del calendario iridato, e costituisce una tappa cruciale per i protagonisti. Al termine del fine settimana comprenderemo molte cose sui valori in campo, e forse avremo un’idea più chiara sui protagonisti e sui comprimari. O forse no, perché sappiamo quanto può essere pazzo un mondiale! Facciamo un resoconto della sfida tecnica, descrivendo il tracciato e le sue difficoltà.
Anteprima MotoGP: quanto è impegnativa la pista della Francia?
Il circuito Bugatti di Le Mans è lungo 4180 metri, e conta 14 curve (9 a destra e 5 a sinistra). Il rettilineo (che non è proprio un rettilineo, visto che “piega” leggermente verso destra) permette alle moto più potenti di azzardare un 310 Km/h di velocità di punta, ma per il resto è una pista “stop&go”. I brevi rettilinei conducono a curve piuttosto lente, ma non mancano i tratti guidati. I dati di MegaRide ci dicono che il rischio maggiore dal punto di vista delle gomme è il graining: si tratta di quei riccioli che si formano sul battistrada, causati dal surriscaldamento dello stesso. Ciò avviene perché dopo i brevi rettilinei si stacca abbastanza forte, cosa che comporta uno stress termico elevato per la gomma anteriore. In curva 9, l’aumento di temperatura in direzione longitudinale è pari a 35 gradi. Per la posteriore, invece, il rialzo termico arriva fino a 40 gradi, nel tratto che va da curva 6 a curva 10. Il fenomeno riguarda le spalle dello pneumatico, che alla lunga può soffrire di graining come sull’anteriore. Fondamentale sarà trovare un equilibrio nella messa a punto, per evitare stress inutili e comunque consentire una buona velocità sul tracciato.
A dispetto di staccate non deboli, il circuito Bugatti non è particolarmente impegnativo per i freni. La Brembo classifica la pista francese al livello 3, su una scala massima di 5. Le ragioni di questo stress ridotto sono riconducibili alle basse temperature ambientali (raramente si è corso qui con il caldo) ed alla conformazione del tracciato, con una velocità più costante. E a proposito di temperature…
Incognita meteo
L’anteprima di questo GP di Francia MotoGP ci regala un possibile weekend bagnato. Le previsioni danno pioggia per tutta la tre giorni, con il sabato più critico per la riduzione delle temperature. La pista qui a Le Mans può essere umida, come lo scorso anno, oppure fradicia, oppure…a metà! Le condizioni qui possono cambiare anche velocemente, e non si esclude un flag to flag in gara. La scelta della mescola sarà fondamentale, sia con la pioggia che con l’asciutto. Per il GP la Michelin fornirà ai team le mescole soft e medium. La hard deriva dalla media, ma con un compound più duro per le spalle. I set di rain si distinguono tra media e morbida, e sono simili a quelle del 2020. In caso di pista asciutta, si prevede una scelta di soft-soft, anche se qualcuno potrebbe anche optare per la medium per la ruota anteriore.
MotoGP, Le Mans: orari TV del GP di Francia