Piove a Mandalika, e la MotoGP si prepara ad affrontare il suo primo GP d’Indonesia sul bagnato. Ma per Miguel Oliveira è come girare sull’asciutto, anzi meglio. Il portoghese regala alla KTM il primo successo stagionale, al termine di una gara dominata. Il poleman Fabio Quartararo raccoglie un secondo posto che fa morale, e fa dimenticare il disastro del Qatar. Continua invece il momento no della Ducati e di Pecco Bagnaia, autori di una prestazione da dimenticare. Questo e altro nella cronaca qui sotto.
MotoGP, GP Indonesia: il ritorno di Quartararo nelle qualifiche
GP Indonesia: cosa succede nella gara MotoGP?
Nel warmup perdiamo uno dei protagonisti. Marc Marquez è vittima di un violento highside, nel quale batte anche la testa. La TAC in ospedale ha escluso lesioni cerebrali, ma prevale la via della prudenza. Il 93 è unfit. Nel pomeriggio una pioggia monsonica scarica tonnellate di acqua sul circuito, rinviando la partenza di oltre un’ora. Si parte alle 16.15 locali, con una distanza di gara accorciata a 20 giri. Ed al via Jack Miller fa vedere di essere uno specialista del bagnato, bucando Quartararo dopo due giri. Oliveira parte “a fionda” dalla terza fila, passa Quartararo e si attacca agli scarichi di Miller. Meglio di lui fa Franco Morbidelli, che dalla 15esima posizione si ritrova addirittura settimo! Per un po’ lotta con la Suzuki di Alex Rins, il quale va poi a caccia dei primi. Ma la Suzuki brucia la gomma posteriore troppo presto, con Alex che termina quinto davanti al compagno di team Joan Mir. Al sesto giro Oliveira attacca Miller e si mette a “liderare”. Non sarà più ripreso da nessuno, nemmeno da un Quartararo che nel finale di gara si accende. Approfittando della bagarre di Miller con un Johann Zarco in gran forma, “El Diablo” passa entrambe le Ducati, e tenta un inseguimento su Oliveira. Che però ha quattro secondi di margine, irrecuperabili in soli quattro giri. Il derby Ducati per il terzo posto se l’aggiudica Zarco, per un podio di due terzi francese.
Bagnaia e le scelte disastrose
Il grande assente nei piani alti della classifica è Pecco Bagnaia. Poco prima del via i meccanici Ducati apportano una modifica sostanziale nel setting della moto del torinese: l’idea è che la pista si asciugherà in fretta, giustificando un assetto quasi da asciutto. Ma l’azzardo non paga, con il 63 costretto a remare nelle retrovie. Due lunghi nel corso della gara evidenziano le difficoltà di Pecco con una moto non adatta alle condizioni della pista. Il risultato finale è un 15esimo posto che rende il suo mondiale un pianto greco: in due GP ha conquistato un solo punto! L’altra faccia della Ducati triste è Jorge Martin, caduto dopo aver attraversato una riga d’acqua sul rettilineo principale. Luca Marini è in zona top ten ma nelle tornate finali si sgretola come al solito e precipita 14esimo. Il “Maro” deve gestire una bagarre pazzesca per l’ottava posizione, che vede i fratelli Binder contro i fratelli Espargaro, Alex Marquez ed Enea Bastianini. Il riminese sorpassa a destra e a sinistra, ma viene risucchiato ben presto. Il 12esimo posto è amaro, ma mantiene comunque la testa del mondiale. Brad Binder risulta il vincitore di questa battaglia per le retrovie, non risparmiando carenate al fratello Darryn, comunque decimo. Si ritira Andrea Dovizioso, colpito da un problema tecnico sulla sua Yamaha ufficiale.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione