La pecorella smarrita sembra aver trovato la retta via. Luca Marini, delusione di questo inizio di MotoGP, da una bella prova di “vita” conducendo la seconda giornata dei test in Indonesia. Su una pista in condizioni decenti (finalmente!) il “Maro” precede nientemeno che Marc Marquez, alle prese con una Honda più amica. Aprilia si conferma al top, grazie a Maverick Vinales.
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La pista rimane asciutta per tutto il tempo, anche se i nuvoloni da temporale minacciano nell’ora finale. Marini si fa notare proprio in questo frangente, in simulazione di qualifica. Il pilota Mooney VR46 stampa un bel 1’31”289, demolendo il record della pista e rifilando due decimi a Marquez. L’otto volte iridato ha detto ieri di aver trovato un feeling speciale con la RCV riprogettata, che pare essere nata bene. E soprattutto, appare più facile da guidare rispetto alla moto precedente, come dimostrato dal primato di ieri di Pol Espargaro (oggi ottavo). Aprilia non è brillante come nel primo giorno, dato che Aleix Espargaro non va oltre la 14esima piazza. Ma il time attack riporta in auge la RS-GP, grazie all’acuto di Maverick Vinales. E poi bisogna dire che Aleix incappa in una scivolata in curva 12, senza conseguenze. Fabio Quartararo s’issa in cima alla classifica a fine turno, poi viene riassorbito. Si conferma la difficoltà della Yamaha, dato che il campione del mondo è l’unico con la M1 ad arrivare in top ten. Franco Morbidelli risale fino alla 12esima posizione, Andrea Dovizioso e Darryn Binder collezionano una scivolata a testa e sono in alto mare (il sudafricano è addirittura ultimo!). Caduta anche per Joan Mir, che comunque è quinto in classifica. Johann Zarco, Enea Bastianini, Espargaro, Jorge Martin e Francesco Bagnaia chiudono la top ten. Degna di nota la prestazione di KTM, con Brad Binder primo fino alla pausa pranzo. Il sudafricano deve poi rinunciare al time attack per un problema tecnico. Niente attacco al tempo anche per Jack Miller, oggi solo 20esimo. Il migliore dei rookie è Fabio Di Giannantonio, in 17esima piazza con la sua Ducati GP21.