Quando c’è da sporcarsi le mani Josè Mourinho non tentenna un secondo. L’attuale manager del Tottenham sta spendendo le sue ore in quarantena aiutando gli altri, in maniera concreta, con pochi proclami e tanti fatti. L’allenatore racconta a Sky Sports come sta passando questi giorni in lockdown, con la speranza di tornare a scendere in campo con i suoi ragazzi:
“Mi manca il calcio, mi manca il nostro mondo. Il calcio è una parte del mio mondo. Ma dobbiamo essere pazienti, questa è una battaglia che tutti dobbiamo combattere. Il ritorno al calcio giocato rappresenterebbe la luce in fondo al tunnel. Riprendere e disputare le restanti 9 partite che mancano per concludere il campionato sarebbe un bene per il calcio e per la Premier”.
I fornelli e il calcio occupano le giornate dello Special One. Tra cibo e giornate passate con gli altri volontari, non molla la sua passione per il mondo del pallone, guardando partite in televisione come mai aveva fatto in vita sua:
“Io sono uno specialista nel preparare le uova fritte, fortunatamente però gli altri ragazzi sono un po’ più bravi di me in cucina”. Penso di non aver mai visto così tante partite come in questo periodo”.
“Condizioni di Kane, Sissoko e Bergwijn ancora da valutare“
A Mourinho non può non essere chiesto le condizioni di calciatori fermi ai box da ormai un bel po come Harry Kane, Moussa Sissoko e Steven Bergwijn : “Sono stati diverse settimane fuori per infortunio e quando stavamo per recuperare abbiamo smesso di allenarci. Dobbiamo aspettare l’ok per riprendere la preparazione e vedere i loro allenamenti con il resto del gruppo”.