Quella del Napoli è una situazione che sta diventando sempre più complessa. Non bastano i “miseri “20 punti in classifica dopo ben 14 giornate con conseguente settimo posto, e la mancanza di una vittoria da quasi un mese (l’ultima vittoria in campionato risale al 19 Ottobre), ma a tutto ciò si aggiunge una tensione tra tecnico e squadra, basti pensare alle “grane” Ghoulam e Allan, che sta assumendo una fisionomia del tutto preoccupante. Definitivamente uscita allo scoperto dopo la cocente sconfitta subita in rimonta contro il Bologna nell’ultima giornata di Serie A. Forse il momento esatto in cui la nave di Ancelotti ha iniziato a svoltare in acque decisamente torbide, oscure e poco sicure. Acque a cui un tecnico della sua esperienza è poco abituato ad esplorare. Ma i fatti parlano chiaro: quella macchina perfetta del Napoli di Maurizio Sarri è ora solo un dolce ricordo. Ancelotti non ha valorizzato una rosa già potenzialmente molto forte a cui sono stati aggiunti tasselli di livello come Manolas e Lozano.
I prossimi incontri saranno decisivi, se non vitali, per confermare ufficialmente il momento più nero del Napoli di De Laurentiis dai tempi di Donadoni.
Si torna in ritiro, questa volta si fa sul serio
Carlo Ancelotti poche ore fa ha ufficialmente dichiarato che gli azzurri andranno in ritiro per preparare il match del Friuli contro l’Udinese. Si esatto il ritiro, il big bang da cui tutto è esploso. Il momento in cui la crisi azzurra ha iniziato a scalciare nel bel mezzo della stagione. Da quel Napoli-Salisburgo che decretò l’inizio di tutto il putiferio che ha portato all’ammutinamento e alle conseguenti multe dei “ribelli”.
Da mercoledi’, una settimana prima dell’incontro decisivo di Champions contro il Genk, la squadra alloggerà nell’albergo nei pressi del Centro Sportivo. Fonti ufficiali parlano di un incontro comune di tutte le parti in causa: Ancelotti, De Laurentiis e la squadra. Un incontro che dovrebbe portare frutti concreti. Sperano i tifosi azzurri. Ma quest’anno il Napoli ci ha confermato più volte che nulla è sicuro