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NASCAR 2020, Atlanta: Harvick nel nome di Earnhardt

La stagione 2020 della NASCAR approda all’Atlanta Motor Speedway, tappa della Folds of Honors 500. La gara doveva disputarsi a marzo, ma è stata rinviata causa pandemia.

Con un dominio netto e perentorio, Kevin Harvick conquista la seconda vittoria stagionale. Il californiano dello Stewart-Haas Racing ha poi effettuato il giro d’onore percorrendo la pista al contrario, mimando con la mano il numero 3. Si tratta di un tributo che Harvick ha voluto fare a Dale Earnhardt, vera e propria leggenda dello sport. Infatti, tra i due piloti c’è un curioso legame: nel 2001 Dale perse la vita in un incidente alla Daytona 500. Kevin fu chiamato a sostituirlo al team Childress, e li riportò alla vittoria proprio ad Atlanta. Fu un momento storico per la NASCAR. Kevin tra l’altro fece il giro d’onore alla stessa maniera di domenica.

La Folds of Honor 500 è stata toccante anche per un’altra ragione. Nel corso dei giri di formazione, la NASCAR si è fermata per 30 secondi, onorando la memoria di George Floyd. Il vice presidente della federazione Steve Phelps ha inviato un messaggio radio a team e piloti, e la TV americana ha trasmesso le parole dei piloti sulla tolleranza, al ritmo di “I will listen”.

NASCAR Atlanta 2020: la cronaca

L’Atlanta Motor Speedway è una pista impegnativa, con un asfalto abrasivo che distrugge letteralmente le gomme. Per fronteggiare il problema la Goodyear ha messo a disposizione ben 13 treni, la stessa quantità della Coca Cola 600.

Per farvi un’idea del grado d’usura che c’è ad Atlanta…

Nella Stage 1 il polesitter Chase Elliott conduce le operazioni fino alla competition caution del giro 25. Dopo la girandola di soste Joey Logano riparte davanti a tutti, ma Harvick impiega appena sei giri per superare l’alfiere Penske e portarsi in testa. Tuttavia la lunga fase di bandiera verde agevola Martin Truex jr, che dispone di una maggiore velocità nel long run. Truex vince la frazione davanti a “The Closer”.

La Stage 2 vede affacciarsi un altro protagonista, Clint Bowyer. Il pilota del Kansas lotta con Truex al via della manche, riuscendo a portarsi al comando. Il numero 14 mostra un buon ritmo, ma all’improvviso soffre di blistering alla gomma posteriore sinistra. Costretto ad una sosta anticipata al giro 147, Bowyer è in difficoltà con la strategia: è costretto a fare degli stint più lunghi degli avversari, non il massimo su una pista con un alto grado d’usura.

Dopo il ciclo di soste del giro 164 Bowyer riprende la testa, ma le sue gomme hanno almeno 15 giri in più degli altri. L’obiettivo è di finire la stage evitando il doppiaggio, ragion per cui Clint rallenta il passo e lascia la leadership a Truex dopo il giro 185. Arriva talmente al limite con lo stint che non è sicuro di finire la stage senza pittare. Per fortuna, la caution per il testacoda di Michael McDowell al giro 202 pone fine al suo supplizio. Truex si gioca la vittoria della stage con Kyle Busch, in uno shootout appassionante di quattro giri.

L’ultima frazione è segnata dall’assenza di bandiere gialle, ed un lunghissimo run in cui la costanza di ritmo fa la differenza. Truex non trova l’assetto giusto per una pista che perde gradi di temperatura causa il tramontare del sole. Harvick invece scopre di avere una maggiore velocità nel long run. Dopo il restart che apre la Stage 3, Kevin passa il leader provvisorio Kyle Busch e apre un piccolo gap sugli inseguitori. Truex a sua volta passa Kyle, il quale si riprende la seconda posizione molto più avanti, a 4 tornate dalla conclusione.

Al traguardo, Harvick vince la nona prova della NASCAR 2020 all’Atlanta Motor Speedway, davanti al duo Gibbs. Ryan Blaney e Denny Hamlin completano la top five.

Da sottolineare la grande prestazione di Kurt Busch. Il pilota di Ganassi vive una mattinata da incubo, quando la sua Chevrolet fallisce per ben tre volte le verifiche tecniche. Di conseguenza deve partire dal fondo, ma deve anche scontare un drive through!. Finito doppiato, recupera il giro grazie alla prima caution, e poi si lancia in una rimonta pazzesca che lo porta al sesto posto finale.

Protagonista anche Bubba Wallace. L’unico pilota afro-americano del gruppo, si è esposto in prima persona contro il razzismo, coinvolgendo anche i colleghi. In gara il ragazzo dell’Alabama è stato consistente, concludendo 21esimo senza sbavature. E’ poi svenuto per la fatica a fine gara, trascorrendo qualche ora nell’ospedale locale. Ora sta bene.

Box Score

Gara: https://www.jayski.com/wp-content/uploads/sites/31/2020/06/07/2020-10cup-results.pdf

Campionato: https://www.jayski.com/wp-content/uploads/sites/31/2020/06/07/2020-10cup-results.pdf