Con la Hollywood Casino 400, la NASCAR Cup Series inaugura il penultimo round dei Playoff, il Round of 8. Joey Logano interrompe un digiuno che durava da marzo vincendo alla grande sul Kansas Speedway, impedendo il sorpasso ad un Kevin Harvick scatenato. In una gara caratterizzata da un clima decisamente rigido, il numero 22 passa gli ultimi venti giri a fare manovre di bloccaggio nei confronti del californiano, che non trova un varco per passare. Con questo successo, Logano accede automaticamente al round finale dei Playoff, il Champonship 4.
Ottima terza posizione per Alex Bowman, anche lui in lizza per il titolo. Chase Elliott, partito dalla pole position, trionfa nella prima frazione ma perde ritmo nel corso della Stage finale e finisce sesto, dietro a Brad Keselowski ed al già eliminato Kyle Busch. Ryan Blaney, William Byron, Martin Truex Jr e Christopher Bell completano la top ten.
La gara vede 17 cambi di leader tra 11 piloti, e 6 caution, per un totale di 31 giri sotto la bandiera gialla.
Com’è la gara dei pretendenti al titolo NASCAR? La Hollywood Casino 400 dei Playoff
Se Logano e Harvick possono sorridere, essendo che sono nella zona sicura dei Playoff, gli altri candidati al titolo soffrono leggermente, causa un piazzamento che non li mette perfettamente a loro agio.
Il duo Hendrick di Bowman ed Elliott raccolgono punti pesanti, ma la loro classifica è complicata. Al momento, entrambi sono fuori dalla top 4, con 8 e 29 punti di svantaggio rispettivamente. Possono ancora farcela, ma dalla prossima gara non sono ammessi errori.
Il discorso vale anche per Denny Hamlin, la sorpresa negativa della giornata. Il veterano conduce 45 tornate in gara, vince la Stage 2 ma va clamorosamente a muro a 100 giri dalla fine. Finisce sotto di un giro, lo recupera e con un po’ di fortuna finisce 15esimo. Il numero 11 scala al terzo posto, 20 punti sopra il punto di eliminazione. Come il duo Hendrick, neanche Denny può dormire sonni tranquilli.
Ma quello che sta peggio di tutti, tra gli otto eletti dei Playoff, è Kurt Busch. Il pilota Ganassi rompe il motore a 70 giri dalla fine, rimediando uno zero pesante. Il pilota nativo di Las Vegas è ultimo della classifica nobile, a -73 dalla vetta. E’ in una must-win situation: se non vince una delle prossime due gare, dovrà dire addio alle chance di titolo.
La cronaca della gara
Con il termometro che segna 7 gradi centigradi, la direzione gara da la bandiera verde. Chase Elliott scatta dalla pole e sopravvive al casino dei primi giri, con vetture affiancate a file di tre o quattro. Mantiene la leadership fino alla Competition Caution del giro 26, che spinge l’intero schieramento a fermarsi ai box.
William Byron cambia solo due gomme e si catapulta al comando, ma la sua gioia dura mezzo giro. Al restart, il numero 24 viene bruciato subito. Harvick agguanta la testa per la prima volta nel pomeriggio, e costruisce un piccolo vantaggio sugli inseguitori. Non durerà: Kevin lamenta via radio una macchina sbilanciata, e diverse vibrazioni provenienti dalle gomme. Ne approfitta Elliott, che gli ruba la leadership al giro 64.
Elliott vince la Stage 1, con Keselowski, Blaney, Hamlin e Jones a seguire. Harvick scivola fino al settimo posto.
Stage 2
La girandola di pit stop premia Hamlin, ma il vero protagonista della seconda frazione è Blaney. Dopo il restart, infatti, è il pilota Penske a mostrare il ritmo migliore. Dopo aver bisticciato un poco con i compagni di squadra, il numero 12 si mette alle calcagna del leader Hamlin, ma non trova l’occasione del sorpasso. Il traffico dei doppiati rende tutto più difficile.
Al giro 126 iniziano i pit stop in regime di bandiera verde. Tuttavia, il rispuntare della bandiera gialla al giro 144 rischia di rimescolare le carte. Matt Kenseth va in collisione con Erik Jones, danneggiando pesantemente la sua Chevrolet. E’ una manna dal cielo per chi non si è ancora fermato, come Matt DiBenedetto, al momento leader.
“MattyD” deve cedere la testa durante il pit stop, ma riesce a rimanere a pieni giri. Al restart, Hamlin scatta davanti ad Harvick inaugurando una guerra personale per la prima posizione. Anche qui, il traffico dei doppiati fa la differenza: Denny protegge il piazzamento e vince la seconda frazione. Harvick, Blaney, Bowman e Elliott completano la top five.
Stage 3
Alla vigilia della frazione finale, Kyle Busch decide a sorpresa di non pittare. Il campione uscente, eliminato dai Playoff, vuole evitare di finire il 2020 senza vincere. Non ha nulla da perdere.
Tuttavia, il suo azzardo non paga. Dopo un restart allucinante, Logano buca il numero 168, seguito da Harvick che lo sfila due tornate dopo. Kyle non riprenderà più la testa della corsa.
Colpo di scena alla tornata numero 178. Hamlin urta il muretto esterno di curva 4, e danneggia il pannello laterale della sua Toyota. Denny è obbligato ad una sosta per le riparazioni, che gli costa un giro. Precipita in 29esima posizione, e rischia di finire nei guai in ottica campionato.
La fortuna, comunque, lo assiste. Al giro 194, Kurt Busch lamenta via radio un calo di potenza dal suo motore Chevrolet. All’inizio il team pensa ad un problema elettrico, e chiede al pilota di “giocare” con il dashboard elettronico per cercare il codice d’errore. Ma la verità viene a galla pochi giri dopo, quando dalla Camaro numero 1 fuoriesce una nuvola di fumo. Gara finita per l’iridato 2004, e lotta per il campionato in parte compromessa.
La caution è provvidenziale per Hamlin, il quale rinuncia al pit stop per recuperare il giro perso. Ma è sotto di venti tornate con il carburante: senza un’altra neutralizzazione, finirà di nuovo nei guai.
E ancora una volta, la dea bendata gli va incontro. Tyler Reddick picchia duro al giro 221, facendo riapparire la bandiera gialla. Questo permette a Hamlin di rimettersi al pari degli altri con le strategie. Il rovescio della medaglia è che dovrà ripartire dalla 21esima posizione: dovrà lavorare parecchio per risalire la china.
L’ultimo restart del pomeriggio vede Logano precedere Harvick e Bowman. I primi due ingaggiano un duello che vale la vittoria. Kevin è palesemente più veloce, ma Joey è bravo a bloccare ogni tentativo di sorpasso. Il numero 4 ci prova all’interno, poi all’esterno. Ma niente da fare: Logano blocca ogni movimento, tenendo la testa fino al traguardo.