Richard Rydze il tuffatore americano è nato esattamente il 15 marzo 1950 a New York, e ha rappresentato gli Stati uniti ai giochi olimpici di Monaco.
Poi ha vinto anche un altra medaglia d’argento ai giochi Panamericani di Cali nel 1971 nella gara della piattaforma 10 metri.
Il nome di Richard Anthony Rydze potrà non essere noto a molti fan che si sono avvicinati ai tuffi negli ultimi dieci o vent’anni, ma c’è chi, tra i “miti” italiani, lo ricorderà molto bene. Alle Olimpiadi di Monaco 1972 si classificò infatti al secondo posto nella gara dalla piattaforma, incuneandosi tra Klaus Dibiasi e Giorgio Cagnotto: quinto dopo l’eliminatoria, rimontò con i tuffi liberi fino alla medaglia d’argento olimpica, che sarebbe stato l’unico acuto della carriera di Rydze. Da allora Rydze si è laureato in medicina e dal 1985 al 2007 è stato membro dello staff medico della famosa squadra di football americano dei Pittsburgh Steelers (Pennsylvania).
Per l’ex tuffatore, oggi 68enne, si spalancano invece le porte del carcere: alla fine del 2012 su di lui sono piovuti ben 180 capi d’accusa riguardo un traffico illegale di steroidi anabolizzanti, ormone della crescita, narcotici, antidolorifici, ossicodone, Vicodin e altre sostanze considerate dopanti che sarebbe andato avanti almeno a partire dal 2005. Secondo la sentenza emessa dal tribunale di Cleveland, Rydze avrebbe messo in piedi una vera e propria “clinica degli steroidi“, dove venivano diagnosticati, al di fuori degli orari di lavoro ufficiali di un centro fitness e di una farmacia compiacenti, finte diagnosi di squilibri ormonali e annesse prescrizioni di sostanze dopanti. Sia sulle visite, sia sulle prescrizioni, Rydze e i suoi complici intascavano del denaro, per un totale di oltre 300 mila dollari per il solo periodo 2007 – 2011.
Rydze è stato riconosciuto colpevole già nel maggio 2017, ma soltanto il 20 Marzo 2018 è stata emessa la sentenza ufficiale, a causa delle precarie condizioni di salute dell’ex tuffatore che è altresì tossicodipendente. Dovrà scontare dieci anni di carcere, pagare oltre 50mila dollari di risarcimenti danni (oltre alle spese legali) e partecipare a un programma di disintossicazione nei pressi di Pittsburgh. Gli sarà inoltre impedito di esercitare ancora la professione di medico.
Rydze deve inoltre affrontare un secondo processo, risalente al 2015, in cui è accusato di frode sanitaria relativa a finte prescrizioni di macchinari per la stimolazione antidolorifica dei nervi.
Anche se ha vinto solo due titoli olimpici, va comunque ricordato per essere stato un atleta instancabile, molto severo con se stesso, e meticoloso nei suoi allenamenti. Ha comunque lasciato qualcosa di buono al mondo del nuoto.