L’emergenza Coronavirus ha colpito ogni angolo del mondo costringendo intere nazioni a sospendere qualsiasi tipo di attività sportiva e non. Come accaduto per il rugby,motori e calcio anche la più famosa e ricca lega di pallacanestro, la NBA, ha dovuto interrompere la sua stagione a pochi mesi dall’inizio dei play-off. Adam Silver sembra stia valutando ogni possibilità per riuscire a portare a termine la stagione 2019-2020.
NBA in cerca di soluzioni
La situazione negli Stati Uniti non è certamente una delle migliori. L’epidemia avanza velocemente e per questo è improbabile al momento poter stabilire una data certa per la ripresa della stagione. Dato che il quando è ancora impossibile da conoscere, la federazione sta pensando di far terminare la stagione in un unico luogo per evitare i continui spostamenti agli atleti. L’ipotesi più probabile,al momento, sembrerebbe Las Vegas. La città texana ospita ogni estate la Summer League e quindi non sarebbe nuova ad eventi come questo (con le dovute proporzioni). Come strutture potrebbero essere utilizzate il Thomas & Mack Center o il Cox Pavilion. Non da escludere la possibilità di nuovi campi di basket in alcuni degli hotel più lussuosi.
Altre luoghi in considerazione sono le Bahamas e alcuni college del Midwest dove al momento il numero dei casi è nettamente inferiore alla media nazionale. Ovviamente se tutto questo diventerà realtà, le partite dovranno essere giocate senza pubblico. Questione che ha già scatenato l’indignazione di alcune stelle NBA tra cui Lebron James. La federazione inoltre dovrebbe garantire misure di sicurezza adatte per evitare ogni forma di contagio( isolamento degli atleti e tamponi prima delle gare).
La federazione americana vorrebbe terminare la sua stagione ripercorrendo il percorso del campionato di pallacanestro cinese. Il tutto è stato possibile poiché la federazione cinese ha creato una “bolla” sicura per tutte le squadre del campionato riuscendo così a riprendere la stagione cestistica.