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Pallanuoto 2020/2021: molti dubbi sul rischio degli sport acquatici

La nuova stagione di Pallanuoto 2020/2021 sta cercando di ricominciare dopo la lunga pausa post-lockdown.Ieri 10 Ottobre la Federazione Italiana Nuoto ha tenuto due riunioni in call conference con tutti i presidenti delle società di serie A1 e A2 maschili iscritte ai campionati di pallanuoto per definire le soluzioni che potrebbero far partire in sicurezza la nuova stagione di pallanuoto.Ma i problemi di gestione degli eventuali contagiati rimane l’incognita più grande.Bisogna dire che altri sport acquatici come il nuoto sincronizzato stanno già ripartendo con gli allenamenti, quindi una soluziona andrò trovata anche per la pallanuoto.

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Pallanuoto 2020/2021: le dichiarazioni di Paolo Barelli

Il Presidente della Fin Paolo Barelli dopo la riunione ha rilasciato delle dichiarazioni proprio sulla ripresa di tutti gli sport acquatici in generale, Barelli ha detto: “Con le attuali norme e lo sviluppo dell’epidemia sarà molto difficile che i campionati a squadre possano svolgersi regolarmente.Noi stiamo cercando le migliori soluzioni possibili, condividendo opinioni, simulazioni e ipotetici format con società, parti coinvolte e organi preposti. Potrebbe non bastare, ma abbiamo l’obbligo etico ed istituzionale di assicurare prospettive ed obiettivi ai nostri atleti e a tutti i tesserati a tutela degli investimenti dell’intero movimento.Il governo deve affrontare la questione con risolutezza e porre in essere misure a favore dello sport in termini sia economici sia pratici.L’intero sistema sportivo italiano rischia la paralisi”.

Oltre al presidente Barelli, la Federnuoto è stata rappresentata nella riunione da tutti i consiglieri federali di settore, dal responsabile della commissione medico-scientifica Marco Bonifazi, dal medico responsabile delle squadre nazionali Giovanni Melchiorri e dal commissario tecnico del Settebello Alessandro Campagna.

Pallanuoto 2020/2021: le risposte per poter ricominciare la stagione

Le soluzioni che sono state trovate per la Serie A1 e A2 maschili di pallanuoto non sono state facili, ma si è percorsa l’unica strada possibile e condivisibile. Per quanto riguarda la serie A1 sono state valutate tre ipotesi, ovvero la conferma della formula inizialmente prevista e lo svolgimento della stagione regolare a concentramenti, unico con partita di sola andata o con più gironi con partite di andata e ritorno, che consentirebbe di disputare più giornate di campionato nell’arco di fine settimana distribuiti a distanza di circa 45 giorni gli uni dagli altri in contesti di raduni collegiali presso sedi uniche.

Ovviamente tutte le parti coinvolte società, arbitri, delegati, personale di servizio dovrebbero attenersi ad un rigido protocollo di condotta e di controlli.
Per quanto riguarda l’A2, invece, la revisione del campionato potrebbe comportare la divisione delle società iscritte in quattro gironi composti su base regionale per semplificare le trasferte e, dunque, limitare la possibilità di contagio.
La prossima settimana proseguiranno valutazioni e riflessioni, che coinvolgeranno anche le autorità sanitarie, per individuare le migliori soluzioni possibili in relazione all’evoluzione della pandemia.