Da capitano dell’Atalanta il Papu Alejandro Gomez non può che essere vicino alla sua città adottiva, la più sofferente in questo momento di pandemia. Ma per il numero 10 argentino la città lombarda saprà rialzarsi e dimenticare in fretta questi bruttissimi mesi.
Gomez assieme ad un altro atalantino, Bobo Vieri, in una diretta Instagram ha esordito subito pensando alla tenacia della città lombarda: “Penso che dopo tutto questo sarà un popolo ancora più forte. Ora soffre ma sa soffrire. Non so come mai il problema sia stato così forte in questa città, speriamo che tutto migliori il prima possibile. I bergamaschi non mollano mai.
L’attaccante della Dea non crede ancora all’incredibile annata europea che la squadra ha saputo intraprendere con umiltà e conoscenza dei propri limiti. “È incredibile che una provinciale come l’Atalanta possa avere un attacco con tre nomi importanti, senza scordare Muriel che è in panchina e ha fatto 14 gol, senza il budget delle big. Ogni anno vendono 2-3 titolari e la squadra tira sempre qualcosa di nuovo. A parte poi la qualità dell’attacco, abbiamo dei ragazzi che si fanno un culo così, corrono il triplo, anche per noi, hanno tre polmoni”.
Non solo la prima squadra, anche la Primavera a detta del capitano ha una fucina di calciatori in grado di dar del filo da torcere: “Quando la Primavera viene a giocare ogni giovedì contro di noi, dobbiamo ‘tirargli delle stecche’ per fermarli, perché sono forti e io mi incazzo. Traoré, 17 anni, sembra Messi. Ci sono dei difensori nostri che a volte non lo riescono a prendere. Ogni anno escono giocatori fortissimi dalla Primavera”.