Sicuramente un’espressione non felice quella di Gianluca Petrachi all’indomani della partita della As Roma maschile a Cagliari. Il DS della società giallorossa, nel dopo partita si era lasciato andare ad una dichiarazione sanguigna ma considerata da molti decisamente fuori posto per i tempi che viviamo.
“Il calcio è un gioco maschio, non è per ballerine. Altrimenti ci mettiamo tutti le scarpine e andiamo a fare danza classica no? Questo è un gioco di maschi”
Pronta la replica del Coach Milena Bertolini che ha considerato quelle di Petrachi “Parole dell’altro secolo” aggiungendo “E’ il pensiero medio degli italiani verso le donne che fanno calcio. Bisogna capire cosa voleva dire: se intendeva che le donne sono più fragili, non sono determinate e non hanno forza non ha la conoscenza esatta di cosa vuol dire essere donna e fare calcio per una donna. Credo anzi che nel modo più assoluto il calcio sia uno sport per donne. Lo abbiamo dimostrato ai Mondiali, nei quali si è vista grande aggressività e contrasti, temperamento e niente piagnistei“.
Inducono ad una seria riflessione anche le parole del capitano della Nazionale azzurra Sara Gama: “Petrachi ha fatto un’uscita molto infelice, glielo stanno facendo notare tutti. Il linguaggio plasma la realtà, forse non corrisponde a quello che lui pensa. Il linguaggio è importante e dimostra che, per quanto cerchiamo di progredire, per il cambio culturale serve tempo. Le sue parole dicono che non riusciamo a levarci queste cose di dosso e ogni retro-pensiero. E’ un’uscita ampiamente infelice in un tempo ampiamente sbagliato”.
Ed in effetti il punto potrebbe essere proprio questo. In un momento in cui anche le Istituzioni sembrano aver trovato la giusta linfa per sostenere un percorso mirato alla sensibilizzazione verso la parità di genere tanto nella vita quotidiana quanto nel mondo sportivo, espressioni di questo tipo riportano ad un periodo che vorremmo il più lontano possibile. E’ un cambiamento culturale quello necessario affinchè il concetto che probabilmente si intendeva esprimere e che avrebbe potuto essere condivisibile, possa essere comunicato in termini non interpretabili come sessisti o offensivi.
Soprattutto, in un momento in cui il calcio femminile sta spiegando le ali verso una maggiore visibilità e apprezzamento da parte del pubblico. Un calcio giocato che appare puro e lontano da interessi che deviano da quelli sportivi. Dopo il mondiale di Francia l’Italia ha scoperto una squadra bella da vedere, emozionante da seguire, fresca e giovane.
Gianluca Petrachi ha comunque voluto presentare le sue scuse. Si è detto dispiaciuto e assolutamente lontano dall’intenzione di offendere, soprattutto lontana l’idea che il calcio sia un sport solo per uomini. Ha sottolineato in ultimo quanto la As Roma sia orgogliosa della squadra femminile.
La ripresa del campionato
Il team romano, nel frattempo, ha chiuso un accordo con Linkem. La società di telecomunicazioni diventa Connecting Partner e sleeve sponsor sulle maglie della compagine femminile. Tutto questo alla vigilia della ripresa del campionato di serie A, dopo la doppia sfida della nazionale verso le qualificazioni di Euro 2021.
Domani, sabato 12 ottobre, si giocano quattro incontri: Orobica-Sassuolo; As Roma-Empoli Ladies; Fiorentina-Tavagnacco; Bari-Verona. Il turno avrà in uno nei due posticipi di domenica il clou nel derby milanese. Alle 12,30 scenderà in campo la Juventus contro il Florentia e alle 15,00 Inter-MIlan. Peccato non poter vedere le due squadre sul verde di San Siro. Il prato dello stadio milanese sarà infatti oggetto di manutenzione, approfittando della pausa del campionato maschile. Anche qui un po’ di lungimiranza e programmazione in sinergia con i vari campionati della stessa federazione. Si giocherà al “Breda” di Sesto San Giovanni.