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Pironi e Ferrari: a Imola è ritorno al futuro

Quando si dice corsi e ricorsi storici. Sono passati quarant’anni dalla vittoria (amara) di Pironi con la Ferrari a Imola, ed ora, Pironi ritorna a far parte del Cavallino. Non ci riferiamo a Didier, ma a suo figlio Gilles, che proprio oggi è stato annunciato come nuovo membro della squadra di Maranello. Il giovane Pironi farà parte dello staff degli ingegneri del Reparto Corse GT, e quindi seguirà i programmi nel FIA GT3 e della Hypercar, il cui debutto è previsto per il 2023. L’annuncio cade a pochissimi giorni dal weekend della F1 sull’Autodromo del Santerno. Quando si dicono le coincidenze!

Qual è la storia dei Pironi con la Ferrari?

Il papà di Gilles, Didier Pironi, vinse il GP di Imola nel 1982. Lì si consumò la rottura del rapporto con Gilles Villeneuve, il quale lamentò il mancato rispetto degli ordini di scuderia da parte del francese. Un tempo amici, i due piloti del Cavallino s’ignorarono. Villeneuve morì tragicamente a Zolder la gara successiva, ma neanche per Didier fu un periodo facile. Un problema tecnico gli impedì di vincere al Montecarlo, a Montreal rimase fermo in griglia di partenza, venendo tamponato da Riccardo Paletti. Il pilota Osella morì per le ferite riportate. A Hockenheim, il francese in piena lotta per il titolo ebbe un orribile schianto in qualifica, distruggendosi una gamba. Più volte si parlò di amputazione. I medici tedeschi lo operarono più volte, evitando così la soluzione estrema. Ma non era più in grado di correre in F1. lasciò quindi il circus in punta di piedi dedicandosi alla motonautica, trovando la morte nel 1987. L’anno dopo la compagna Catherine Goux diede alla luce due gemelli, che chiamò Didier e Gilles. Entrambi i fratelli non hanno mai conosciuto il loro padre.

La carriera di Pironi jr

Il giovane Gilles ha deciso di seguire almeno in parte le orme del padre, ma non si è messo dietro il volante. Infatti, ha deciso di diventare ingegnere, entrando a far parte dello staff della Mercedes. Il figlio d’arte è stato membro della squadra delle Frecce d’Argento, che hanno dominato la Formula 1 nell’era turbo ibrida. Qualche volta ha avuto l’occasione di salire sul podio, per ricevere il trofeo riservato al costruttore. Ma il richiamo della Rossa si è fatto sentire, e quindi il giovane Gilles ha deciso di passare alla corte di Maranello. Non farà parte della Gestione Sportiva, che sta dominando questo inizio di stagione con un Charles Leclerc in formissima. Per lui si prospetta un lavoro stimolante nel reparto Competizioni GT, che da quest’anno è pienamente impegnato nei suoi nuovi programmi. Per prima cosa bisogna sviluppare la 296 GT3, l’arma con cui il Cavallino vuole conquistare i campionati nazionali e le serie World Challenge. Poi sarà il turno della Hypercar, l’attesissimo prototipo con il quale tenteranno la vittoria assoluta alla 24 ore di Le Mans, obiettivo che manca dagli anni ’70. Non ci resta che augurare a Gilles Pironi buon lavoro.


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