Oggi 7 Novembre 2020 nello Stadio Sardegna Arena alle ore 15:00 si è disputata la partita Cagliari-Sampdoria vinta dal Cagliari per 2 a 0. Nel post Cagliari-Sampdoria gli allenatori hanno rilasciato le loro dichiarazioni. Sicuramente farà discutere l’episodio del rigore concesso al Cagliari, che da molti è stato definito troppo generoso. La Sampdoria è sembrata comunque fuori forma soprattutto mentalmente, al contrario del Cagliari che ha giocato fino all’ultimo minuto.
Post Cagliari-Sampdoria: che cosa ha detto Eusebio di Francesco?
L’allenatore del Cagliari Eusebio di Francesco al termine della gara ha rilasciato delle dichiarazioni. Di Francesco ha detto: “La scelta di Sottil e Ounas insieme è legata a diverse situazioni, anche per la superiorità numerica. Potrebbe essere una scelta da proporre anche all’inizio, ma dipende dai calciatori e dalla volontà di rientrare in fase difensiva. Adam è un giocatore molto creativo, ma è entrato in partita nel secondo tempo, dando qualità alla squadra. Più determinante l’espulsione di Augello o il cambio tra Sottil e Marin? Con entrambe le cose abbiamo aumentato pericolosità e continuità di risultato. Volevo Nandez tra i mediani anche per il recupero palla, dopo il cambio la squadra ha risposto bene. Possiamo giocare anche dall’inizio con così tanti giocatori offensivi ma devono mettersi tutti a disposizione.
Post Cagliari-Sampdoria: cosa ha detto di Francesco sull’espulsione?
L’espulsione? Ci ha dato una grossa mano ma nel primo tempo cercavamo solidità e la squadra me l’ha data. Con il cambio poi abbiamo messo dentro anche più qualità e maggiore pericolosità. Cagliari del primo tempo? Non ha preso gol, ed è stato fondamentale. Ma non è stato il più brutto Cagliari della stagione. Godin? Un grande passo avanti, stanno crescendo nel conoscersi. A volte ancora ci abbassiamo un po’ troppo ma abbiamo fatto bene a livello generale. Luvumbo? Aspettiamo, ora è infortunato e lo conosco poco. Difficoltà? Dipende dagli avversari, ma è stata una scelta di solidità e ci siamo interstarditi ad andare centralmente. Dobbiamo migliorare. Mi aspettavo di vincere e abbiamo vinto. Mi ripeto comunque: c’è tanto da migliorare. Ma lo sapevo, già prima di vincere oggi”.
Post Cagliari-Sampdoria: che cosa ha detto Claudio Ranieri?
L’allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri dopo la partita persa contro il Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni. Ranieri sull’espulsione ha detto: “L’espulsione è stato un episodio grave perché avevamo il controllo e poi il rigore, ingiusto. Poi la partita è andata dove voleva il Cagliari. Ci abbiamo messo impegno, peccato. Iniziativa lasciata al Cagliari. In 11 giocavamo, giocoforza 10 contro 11 hanno creato qualcosa di più, il rigore. Ma i ragazzi non si sono disuniti nonostante le difficoltà”. Sul problema di migliorare le situazioni in partita Ranieri dice:” In quella di Jankto Quagliarella andavamo in porta. Ma anche nel rigore, io non credo mai ai giocatori. Se questo è rigore io non saprei. Boh. È giovane, si farà le ossa. L’espulsione? C’era, era l’ultimo uomo”.
Ranieri: cosa ha detto sugli errori fatti in partita?
Sugli errori nella partita contro la Sampdoria ha detto: “Non dovevamo smettere di eseguire le indicazioni iniziali dopo il cambio di Sottil. Riguardando l’espulsione, sembra che il portiere possa arrivare sul pallone ma è un episodio che ci può stare. Se mi succede contro grido all’espulsione, sul rigore grido di meno”. Sulle assenze ha dichiarato: “Quando rientreranno Gabbiadini e Keita potranno darci qualità, gli altri devono coprire”. Alla domanda sugli episodi di oggi Ranieri ha risposto “Sono stati due gli episodi che hanno stravolto la gara, e la stavamo controllando. Il Cagliari sappiamo che vuole il contropiede. L’espulsione mi è sembrata giusta, ma il rigore troppo severo. Mi è sembrato che non abbiamo demeritato e sull’1-0 saremmo potuti andare in porta. Pazienza, non ho niente da rimproverare ai ragazzi.Giocare in dieci e subire anche un rigore di quel tipo. L’avessero dato a me sarei stato molto contento.
Comunque in dieci abbiamo tenuto il campo e poi sappiamo che il Cagliari ama il contropiede e quindi qualche spazio te lo lascia. Sono contento dei miei ragazzi e di quello che abbiamo fatto, a parte il gol mancato. Per me Cagliari è tutto, è stato l’inizio della mia carriera e sono arrivato qui senza sapere se avrei avuto i numeri giusti. Fare dalla C alla A in due anni mi ha dato delle emozioni grande, giocavano in trasferta per la provincia il giovedì per stare vicini ai nostri tifosi”.
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